ROMA – In una settimana scendono i contagi di Covid-19 in Italia (-21,1%) ma sono in aumento i decessi (+4,8%): oltre cento al giorno. Risultano invece stabili i ricoveri (+2,4%) e si registra un lieve calo delle terapie intensive (-4,2%). Lo evidenzia il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 9-15 dicembre 2022. In ulteriore aumento sono dunque i decessi: 719 negli ultimi 7 giorni (di cui 17 riferiti a periodi precedenti), con una media di 103 al giorno rispetto ai 98 della settimana precedente.
Gimbe rileva nella settimana 9-15 dicembre, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (174.630 vs 221.324) e un aumento dei decessi (719 vs 686). In calo i casi attualmente positivi (485.654 vs 523.075) e le persone in isolamento domiciliare (475.894 vs 513.525). Sostanzialmente stabili i ricoveri con sintomi (9.439 vs 9.215), e sono in lieve calo le terapie intensive (321 vs 335). Tutte le Regioni ad eccezione della Sardegna (+14,1%) registrano un calo dei nuovi casi (dal -3,2% della Calabria al -32,7% della Provincia Autonoma di Trento). In 13 Province si rileva un aumento dei nuovi casi (dal +0,3% del Sud Sardegna al +49,4% di Oristano), in 94 una diminuzione (dal -3,6% di Salerno al -36,9% di Prato). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 7 Province: Rovigo (593), Fermo (559), Massa Carrara (535), Chieti (525), Vicenza (520), Ascoli Piceno (515), Padova (513). Cala poi il numero dei tamponi totali effettuati (-13%): da 1.256.722 della settimana 2-8 dicembre a 1.093.207 della settimana 9-15 dicembre. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 14,3% (-151.015), mentre quelli molecolari del 6,2% (-12.500). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività scende dal 14% al 12,2% per i tamponi molecolari e dal 18,1% al 17,2% per gli antigenici rapidi. Quanto al tasso di occupazione degli ospedali, al 15 dicembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 14,8% in area medica (dal 6,3% di Molise e Sardegna al 35,8% della Valle D’Aosta) e del 3,2% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Valle D’Aosta al 6,9% del Friuli-Venezia Giulia).
Ci si avvicina alle festività del Natale con quasi il 72% di fragili e over-60 scoperti perché non hanno effettuato la quarta dose di vaccino anti-Covid. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 9-15 dicembre 2022. Al 16 dicembre sono state somministrate 5.436.818 quarte dosi, con una media di 20.836 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 19.890 della scorsa settimana. Il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 28,4% con nette differenze regionali, dal 12,8% della Calabria al 42,2% del Piemonte.
“Considerato che la platea per la quarta dose non viene aggiornata da due mesi – evidenzia il presidente Gimbe Nino Cartabellotta – e la rendicontazione ufficiale comprende tutte le persone che ricevono la quarta dose, sia quelle incluse nella platea, sia quelle che la effettuano su richiesta, il tasso di copertura è certamente sovrastimato. In ogni caso ci avviciniamo al Natale con quasi il 72% di over 60 e fragili senza quarta dose”. Quanto alla quinta dose, non è ancora disponibile alcun dato ufficiale sulle somministrazioni. Sempre nella settimana 9-15 dicembre, inoltre, si confermano in calo i nuovi vaccinati: 872 rispetto ai 971 della settimana precedente (-10,2%). Rispetto invece alla terza dose, il tasso di copertura nazionale è dell’84,7%: dal 78,6% della Sicilia all’88,6% della Lombardia. Sono 7,3 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster. Al 16 dicembre sono 6,79 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino.