Covid, la cura divide gli esperti: “Usare un vermifugo per cani” - Live Sicilia

Covid, la cura divide gli esperti: “Usare un vermifugo per cani”

Si chiama Ivermectina, a Catania è in corso la sperimentazione, ma nel mondo accademico ci sono illustri esperti molto perplessi.
CATANIA - INCHIESTA
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CATANIA – Si chiama Ivermectina, è un antiparassitario per animali, molto diffuso come vermifugo per cani, ma anche bovini e gatti. In alcuni ospedali è in corso il suo utilizzo per la cura del Covid-19. Ma gli esperti sono divisi e a Catania è in corso un dibattito molto acceso, che vede da una parte il noto farmacologo Filippo Drago e numerosi esponenti del mondo scientifico, dall’altra l’infettivologo Bruno Cacopardo e altri esperti.

Cos’è l’ivermectina?

È un farmaco utilizzato per le infestazioni di pidocchi, scabbia e come vermifugo in campo veterinario. L’Ivermectina è uno dei principali rimedi contro la dirofilariosi, malattia parassitaria che colpisce cani, gatti e furetti, causata dagli adulti di nematodi. In alcuni dosaggi, l’ivermectina può anche essere tossica e ha un lunghissimo elenco di controindicazioni.

Il farmacologo catanese

Filippo Drago è ordinario di farmacologia nell’università di Catania. Pochi giorni fa ha radunato i massimi esperti nazionali, in un convegno sulle sfide innescate dalla pandemia, puntando l’attenzione sulle procedure di registrazione dei farmaci. Ma quando sente parlare dell’utilizzo di ivermectina sulle persone, per curare il Covid, non nasconde le sue perplessità. “Mi sono occupato – ha detto a LiveSicilia – personalmente di questo farmaco, non dubito che chi la usa lo faccia sapendo che possa avere qualche effetto. Ma non ci sono dimostrazioni definitive di efficacia, ci si orienta a naso, a vista”. Il farmacologo aggiunge che “il problema è come utilizzarla, non è disponibile in Italia, bisogna importarla, rispettando una procedura, alcuni la fanno arrivare dalla Russia”. Drago non ha dubbi: “È un farmaco veterinario che serve a proteggere le persone dalle infestazioni di vermi. È un antinematode, non posso usarlo sui pazienti che hanno il Covid, ma bisogna rispettare le regole. Se ci fossero prove che funziona faremmo carte false con Aifa, ma non ci sono queste evidenze”.

Lo studio dell’Aifa

L’agenzia italiana del farmaco ha autorizzato uno studio per “valutare la sicurezza e l’efficacia di ivermectina per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2 in stadio iniziale e per il trattamento del COVID-19”. Il centro promotore dello studio è il Sacro Cuore Don Calabria che si trova a Verona.

L’infettivologo catanese

Bruno Cacopardo è infettivologo dell’ospedale Garibaldi. L’assessorato alla Salute l’ha scelto come componente del team di esperti regionali anticovid. “L’ivermectina merita attenzione – ha detto a Melania Tanteri su Radio Studio Centrale – è molto efficace ma stranamente il farmaco in Italia è utilizzabile solo a scopo veterinario, ma negli altri Paesi non è così. Nella fase lieve e moderata della malattia – prosegue – ha un suo razionale uso e noi abbiamo documentato l’efficacia”.


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