Covid e vaccino, quelle morti nel limbo in Sicilia

Covid e vaccino, quelle morti nel limbo in Sicilia

Tre persone che non ci sono più. Famiglie distrutte. E nessuna risposta.

Il vaccino è l’arma fondamentale contro il Covid. Una regola che va ricordata specialmente in questi giorni con lo spauracchio della variante Omicron e la necessità di proteggersi con la terza dose. La verità è il fondamento della nostra umanità. Non ci sono zone d’ombra che non possano essere interrogate, né domande da non porre. Ci sono state delle vittime dopo il vaccino in Sicilia. Nessuno ha mai affermato che sussista una correlazione certa tra la somministrazione e l’evento luttuoso. Ma i familiari e gli amici di quelle persone che non ci sono più attendono ancora una risposta sulle cause. Ecco i casi di cui ci siamo occupati di recente.

‘Il mio amico Mario’

Una di queste persone è l’avvocato Mario Turrisi. Il suo avvocato, Angelo Tudisca, ha raccontato la storia a LiveSicilia.it:Io mi sono vaccinato con Mario. Siamo andati con la stessa macchina, la mia. Lui era felice, si sentiva come rinato, libero dal Covid. Aveva quarantacinque anni, era un uomo giovane e solare e adesso non c’è più”. Le tappe di una tragedia: il vaccino il 12 marzo, prima dose con Astrazeneca, il malore il 4 aprile, la morte qualche giorno dopo al Policlinico di Messina. La Procura ha aperto un’inchiesta. “L’autopsia è stata eseguita il dodici aprile e ancora non siamo a conoscenza di alcuna relazione, non sappiamo nulla, non abbiamo un’idea e tutto ciò è semplicemente intollerabile per una famiglia, la mamma, il fratello e la sorella, che attende di sapere qualcosa. Noi non stiamo dicendo che deve essere stato per forza il vaccino – dice l’avvocato – stiamo soltanto chiedendo la verità. Vogliamo sapere se c’è un legame, oppure se non c’è”.

MARIO TURRISI

Il sorriso della prof

La professoressa Augusta Turiaco ha lasciato i suoi cari e questo mondo con la memoria di un dolcissimo sorriso. L’avvocato Daniela Agnello, che assiste i familiari, ha scritto in una nota: “Nonostante siano trascorsi ben 233 giorni, a tutt’oggi non risulta depositata la relazione medico legale. La famiglia di Augusta Turiaco aspetta ancora di sapere, con verità e trasparenza, quali siano state le cause che hanno determinato il suo decesso. Ad attendere queste risposte sono i genitori novantenni Paolo ed Helga, ma anche i due figli Alessandro e Tiziana di 23 e 26 anni, ancora studenti universitari, il compagno Massimo, i fratelli Nunzio e Dora, oltre ai familiari, gli amici e la città di Messina ove era amata e stimata. Si chiede una risposta all’inconsolabile domanda che ogni giorno li tormenta: cosa ha ucciso Augusta, donna sana e felice che fino a quel maledetto 11 marzo, giorno della somministrazione del vaccino Astrazeneca, scoppiava di salute”.

AUGUSTA TURIACO

Un fiore per Davide

L’altra storia tragica di cui ci siamo occupati è quella di Davide Villa (nella foto in copertina). Ha scritto la nostra Laura Di Stefano, qualche giorno fa: “‘Ti porterò un fiore. Per sempre e per sempre’. Scrive così nella sua pagina Facebook il noto fotoreporter Fabrizio Villa. Il messaggio è rivolto al fratello, scomparso ormai da otto mesi.  Oggi sarebbe stato il compleanno di Davide Villa, il poliziotto morto il 6 marzo 2021 alcuni giorni dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca”. “Non ci sono notizie. A otto mesi di distanza dalla morte di Davide, che lo ricordiamo aveva solo 50 anni e non aveva la possibilità di scegliere un altro vaccino oltre Astrazeneca, non abbiamo alcuna novità sull’inchiesta”, dicono gli avvocati Stefano Maccioni del foro di Roma e Carlo Peluso del foro di Catania. E poi lanciano un appello: “Chiediamo di sapere. Chiediamo alla Procura di Messina di prendere una decisione in un verso o in un altro. O di avviare una chiusura indagine o una richiesta di archiviazione. C’è una famiglia che merita di avere delle risposte”.

DAVIDE VILLA

Domande e risposte

Sono tre casi, nella diversità singolare dello strazio di una perdita umana, che hanno dei punti in comune. La morte dopo il vaccino Astrazeneca e il fatto che, nonostante siano passati molti giorni, non viene data una risposta scientifica. Alla tragedia si aggiunge una verità cercata che non c’è per questi siciliani morti e ancora nel limbo.

robertopuglisi23@libero.it


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