Covid: obbligo green pass, c'è la data dello stop - Live Sicilia

Covid: obbligo green pass, c’è la data dello stop

In corso il Consiglio dei ministri sull'allentamento delle misure anti Covid
LA PANDEMIA
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PALERMO – Si avvicina l’allentamento delle misure anti Covid. Le decisioni saranno comunicate in una conferenza stampa dal premier, Mario Draghi e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del consiglio dei Ministri, convocato in questi minuti. Intanto iniziano a girare le prime bozze del decreto

Secondo una bozza del decreto, dal primo aprile non sarà più obbligatorio avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Non è prevista infatti alcuna proroga dopo il 31 marzo per questo tipo di obbligo, in vigore dallo scorso primo febbraio e introdotto nel Dpcm dello scorso gennaio. Anche nei ristoranti all’aperto, secondo quanto prevedevano precedentemente le norme, non sarà necessaria l’esibizione del Green pass

A maggio dovrebbe finire l’obbligo del Green pass: nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi in mattinata si sarebbe stabilito di mantenere l’obbligo di presentare il certificato verde in alcuni ambiti (base o super nei diversi luoghi) ancora fino al 30 aprile.  Anche l’attuale regime sull’obbligo di mascherine – previsto in tutti i luoghi al chiuso, compreso a scuola – resterà in vigore fino al 30 aprile.

Locatelli: scelte governo coerenti con quadro epidemia

“Abbiamo una situazione vaccinale molto buona. A fronte di un aumento dei contagi, fortunatamente il numero delle persone ricoverate nelle aree mediche e nelle terapie intensive è ancora molto contenuto”. A dirlo è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità a margine dei lavori del 48esimo Congresso nazionale della Federazione italiana medici pediatri in corso a Roma.

“Le scelte che sono state fatte dal Governo sono coerenti con lo scenario epidemiologico – aggiunge – Quella di oggi è una data importante perché proprio le decisioni che vengono prese sostanzialmente vanno nella direzione di una chiusura di una situazione emergenziale per ricondurre tutta la problematica relativa all’infezione da Sars Cov-2 in quelli che sono strumenti ordinari di evoluzione delle patologie infettive”.


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