Folla per i vaccini alla Fiera: 'La variante Omicron arriverà'

Folla per i vaccini alla Fiera: ‘La variante Omicron arriverà’

Il commissario Costa: "Saremo i primi a vederla".

PALERMO- “La variante Omicron arriverà a Palermo, come in Sicilia, e qui saremo i primi a vederla, con i controlli che facciamo in aeroporto, con i campionamenti, con tutte le attività che, me lo lasci dire, ci hanno portato all’avanguardia nel contrasto alla pandemia. Le cose che il ministro Speranza, giustamente, auspica, noi le abbiamo già realizzate”. Il dottore Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid dell’area metropolitana di Palermo, dà due notizie. Una è nell’evidenza delle cose: le varianti non rispettano le frontiere, Omicron sarà fra qualche tempo anche tra noi. L’altra risiede nella fiducia riposta in un meccanismo di controllo oliato. Ci sarà, ma ce ne accorgeremo e potremo prendere le contromisure.

Folla per i vaccini

Stamattina alla Fiera, nell’hub di Palermo, in una domenica di novembre, c’è la folla di vaccinandi, soprattutto per la terza dose, con centocinquanta persone in attesa. Anche una risposta alla paura della variante? “Io credo che stia passando il messaggio che è necessario proteggersi – dice il dottore Costa -. La nostra priorità, a livello mondiale, è vaccinare tutti. Avremmo dovuto già farlo per una questione di umanità a cui ora si aggiunge un dato: se non immunizzeremo tutti, nessuno sarà immune dal rischio”.

Il contagiato sta bene

Sta bene ed era vaccinato con due dosi il primo italiano su cui è stata sequenziata la temuta variante Omicron. Ed è comunque un elemento che depone per l’alta probabilità che i vaccini proteggano sempre dai sintomi più gravi dell’infezione Covid. Ma su questo il dibattito nel mondo scientifico è aperto e saranno cruciali i prossimi giorni, come sarà cruciale accelerare con le terze dosi per essere più al riparo.

I vaccini proteggono comunque?

“Davanti a noi abbiamo tre ipotesi – ha detto al ‘CorriereCarlo Federico Perno, direttore dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale pediatrico ‘Bambino Gesù’ di Roma -. La prima (probabile) è che Omicron, così come accaduto alle varianti Alfa, Beta, Gamma e Delta, non sfugga alla copertura offerta dagli attuali vaccini. La seconda: le mutazioni producono un cambiamento nella proteina Spike che la rende meno sensibile al sistema immunitario. In questo caso (possibile) l’efficacia dei vaccini resta buona, ma scende rispetto a quanto osservato finora con Delta. Nel terzo scenario, che ritengo altamente improbabile, la proteina Spike è talmente mutata che il vaccino non risulta più efficace. Se così fosse, dovremmo ricominciare il ciclo con un nuovo vaccino. Considero questa opzione remota perché gli anticorpi coprono l’area della proteina Spike che lega le cellule umane: se quella specifica parte si modificasse in modo consistente, il virus rischierebbe di non poter più agganciare le nostre cellule”.


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