Crack, degrado e fetore, cronaca da una Palermo abbandonata- Live Sicilia

Crack, degrado e fetore| La Palermo abbandonata FOTO

Cronaca dal rione Ballarò, dove stamani è arrivata la polizia.

PALERMO – Stamani sono arrivati i poliziotti in Cortile delle Bisacce, a Ballarò. I tossici sono andati via. Almeno per ora. Non è l’estemporaneo passaggio di una pattuglia o di una volante che può cambiare le cose. Servirebbe molto di più, un presidio massiccio forse. Ciò che accade alla luce del sole è inaccettabile. Arriva un ragazzo di colore. Usa un pezzo di basolato per sedersi e un cartone come piano di appoggio. Tira fuori la dose di crack e la pipetta per fumarlo. Non è una questione di colore della pelle. Anche i ragazzi palermitani scelgono questo budello divenuto zona franca, a due passi da quel gioiello che è la chiesa di Casa Professa e dal mercato Ballarò.

È l’integrazione nel degrado, in mezzo al fetore di urina. È insopportabile. Almeno dovrebbe esserlo. Per terra ci sono le tracce del viavai di gente che passa, beve, si droga e aggiunge un tassello al degrado. Chi vive in quella zona manifesta tre stati d’animo. Il peggiore è l’indifferenza verso lo schifo. Poi c’è la rassegnazione di cui tutti dovremmo sentirci un po’ responsabili. Infine c’è la rabbia, di chi alza il telefono e chiama le forze dell’ordine. È bastato monitorare per alcuni giorni uno spicchio della vecchia città per vedere ragazzi drogarsi e ubriacarsi, dormire per terra, affrontarsi a muso duro, darsele di santa ragione.

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Ma è Palermo, e non ci si può voltare dall’altra parte. Chi lo fa è complice o connivente. Cortile delle Bisacce è un’insenatura che si apre su via del Ponticello. A due passi, non solo Casa Professa, ma anche dalla facoltà di Giurisprudenza, dalla chiesa della Martorana, i Quattro canti di città, piazza Pretoria con il palazzo municipale e la fontana della Vergogna. La vera vergogna sta a due passi dalla parte migliore di Palermo, quella che si è rifatta il trucco, che accoglie i turisti, li culla. È qui che si è capito che un’altra Palermo era ed è possibile.

Non basta, però. Cortile delle Bisacce è uno schiaffo per tutti. Dovrebbe essere il tarlo delle coscienze dei cittadini, ma soprattutto di chi amministra e di chi deve garantire la sicurezza. Se esiste Cortile delle Bisacce, ed esiste, non ci si può sorprendere che ad un certo punto, come è accaduto a fine maggio scorso, gruppi di italiani e africani si affrontino con coltelli e bastoni. Palermo è anche Cortile delle Bisacce, e i mille altri posti dove il fetore delle urine si mescola a quello del crack.

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