Cracolici: "Sono sbalordito" | Raciti: "Accadute cose molto strane" - Live Sicilia

Cracolici: “Sono sbalordito” | Raciti: “Accadute cose molto strane”

Al termine della riunione del gruppo Pd all'Ars, deputati disorientati. Il capogruppo: "Se la telefonata non esistesse saremmo di fronte a un fatto gravissimo". Il segretario regionale: "Crocetta era molto scosso. Da queste accuse è difficile anche difendersi".

Intercettazione choc
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PALERMO – “Se fosse vero che questa intercettazione non esiste saremmo di fronte a una cosa inaudita”. Antonello Cracolici si dice “allibito”. Si è da poco conclusa la riunione del gruppo Pd a Palazzo dei Normanni, convocato dopo le indiscrezioni dell’Espresso che ha raccontato di una telefonata-choc tra il primario Matteo Tutino e il presidente della Regione Rosario Crocetta. Un dialogo nel quale il medico, stando al settimanale, avrebbe espresso frasi durissime nei confronti di Lucia Borsellino: “Va fermata, fatta fuori come suo padre”.

Ma durante la riunione dei democratici ecco piombare il comunicato ufficiale della Procura di Palermo: “Agli atti non è presente quella intercettazione”. Una novità che ha palesemente gettato in confusione i deputati regionali. Alcuni di loro chiedevano lumi agli stessi cronisti, giunti lì per conoscere le decisioni del gruppo parlamentare.

“A questo punto – ha dichiarato il capogruppo Pd Antonello Cracolici – sembra che l’unico atto prudente sia quello del presidente Crocetta, che si è autosospeso. Addirittura – ha aggiunto – stento a credere che quella intercettazione non sia mai esistita. Non posso pensare, infatti, che uno dei più grossi gruppi editoriali d’Italia possa divulgare una notizia del genere, che riguarda non solo la Sicilia, ma il sistema-Italia, senza una approfondita verifica. Sono incredulo”.

“Le prove? Mi pare di capire – ha proseguito Cracolici – che al momento gli elementi più probanti siano quelli portati dalla Procura di Palermo che ha negato l’esistenza di quelle intercettazioni”.

“Per mezza giornata il mondo politico e istituzionale ha commentato e preso posizione in merito ad un fatto che ancora non è chiaro se sia accaduto o no. A questo punto – ha concluso Cracolici – è indispensabile capire cosa è successo davvero, far luce su tutti i contorni di questa vicenda”.

Dopo la riunione del gruppo, il Pd ha convocato una riunione dell’esecutivo regionale, esteso ai segretari provinciali del partito, nella sede della segreteria regionale di via Bentivegna a Palermo. Poche parole da parte del segretario Raciti, apparso turbato. Pochi minuti prima aveva sentito al telefono proprio il governatore Crocetta: “Il presidente – ha detto il leader siciliano dei democratici – era scosso, molto scosso. Si trova all’interno di una vicenda nella quale è difficile persino difendersi. Di sicuro – ha aggiunto Raciti – quella che abbiamo vissuto oggi è stata una giornata molto strana. E credo di poter dire che i fatti di oggi dimostrino che, nelle valutazioni, la prudenza non sia mai troppa”. Sulle conseguenze però dei fatti di oggi, Raciti spiega: “Intanto mi rinuirò con i dirigenti del partito e domani il partito darà la sua interpretazione ufficiale dei fatti. Crocetta? Sarà lui a decidere quali conclusioni trarre da quanto successo. E mi riferisco all’aspetto giudiziario, non certo a quello politico”.

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