Crash nei clickday: lo studio dell'Università di Messina - Live Sicilia

Crash nei clickday: lo studio dell’Università di Messina

Spesso, molti di questi problemi avrebbero potuto essere evitati, in quanto causati dal cedimento di un singolo anello della catena informatica
I RISULTATI
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I frequenti crash che si verificano durante i così detti “clickday” rappresentano un argomento di non poca rilevanza e attualità. Di questa tematica si occupa il Gruppo InfQ – Informatica Quantitativa (www.infq.it), al momento coordinato dal professor Salvatore Distefano (affererente al Dipartimento MIFT) insieme ad altri docenti dell’Ateneo di Messina

La comunità di ricerca nazionale di Informatica Quantitativa, che raccoglie più di 170 ricercatori (con una rete di 30 Atenei) attivi su aspetti di qualità (efficienza, resilienza, sostenibilità, prestazioni, affidabilità, disponibilità, scalabilità, qualità del servizio) di sistemi e servizi informatici, ha recentemente analizzato gli eventi di crash avvenuti nell’ultimo periodo; dallo studio è emerso che, spesso, molti di questi problemi avrebbero potuto essere evitati, in quanto causati dal cedimento di un singolo anello della catena informatica che una valutazione più approfondita avrebbe individuato. Difatti, una caratteristica che accomuna le applicazioni ed i servizi digitali è la complessità. Tali servizi, infatti, sono composti da un elevato numero di moduli software e hardware che interagiscono tra di loro per produrre i risultati attesi. Spesso, la causa del degrado della qualità dei servizi offerti, è da ricercarsi proprio nei malfunzionamenti durante le interazioni tra i vari moduli.

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