Cres, uno spiraglio per i lavoratori | Alcuni assunti da Sicilia e-Servizi - Live Sicilia

Cres, uno spiraglio per i lavoratori | Alcuni assunti da Sicilia e-Servizi

Caputo: "Altri andranno in enti di Formazione"
di
2 min di lettura

Uno spiraglio per i 42 lavoratori del Centro di ricerca elettronica siciliano. Il Cres, infatti, è stato chiuso, dopo essere stato dichiarato fallito, circa un mese fa. Ma da oltre un anno i lavoratori sono andati avanti tra cassa e integrazione, ferie forzate e alla fine è arrivato anche il licenziamento. La soluzione per i dipendenti del centro, però, potrebbe arrivare dall’Ars e dal governo. Il presidente della commissione attività produttive Salvino Caputo e quello della commissione Lavoro Totò Lentini hanno incontrato oggi i rappresentanti del Cres e Totò Cianciolo, a capo della task force sull’occupazione della Regione siciliana.

E l’incontro sarebbe stato proficuo. Del Cres, che viveva di commesse regionali, via via scomparse mettendo in crisi il centro stesso, fino a portarlo alla chiusura, infatti resterà solo l’immobile, di proprietà della Regione. Per i lavoratori, invece, è stata immaginata un’altra soluzione.

“I dipendenti del Cres oggi – spiega Caputo – sono senza stipendio. Ma il Centro ha a disposizione circa 4.500 ore di Formazione. Queste ore, essendo il centro fallito, potrebbero essere recuperate da uno degli enti di Formazione finanziati dalla legge 24. In quel caso, circa 12 dipendenti del Cres andrebbero a lavorare in quell’ente. Per gli altri quaranta – aggiunge – potrebbero invece essere assunti da Sicilia e-Servizi. Posseggono, infatti, le competenze adatte a lavorare in quell’azienda e già in passato hanno svolto attività formative rivolte al personale della Regionale”.

“Il Cres – ha detto il presidente della Commissione Lavoro Totò Lentini – va salvato. Occorre tutelare le professionalità di laureati e ricercatori che tanto possono dare alla Sicilia e al suo sviluppo. Non possiamo permetterci – h aggiunto Lentini – di disperdere ricercatori e tecnici specializzati. Ci sono alte professionalità. Su 42 dipendenti, trentacinque sono tecnici specializzati e ricercatori. Questa condizione di incertezza si trascina ormai da più di cinque anni. Dobbiamo abbandonare la logica del consenso e guardare prima di tutto al bene e alla tutela delle risorse presenti nella nostra Isola”.

Il prossimo incontro è stato fissato per il 5 luglio e si tratterà di una riunione congiunta delle commissioni Attività produttive e Lavoro, alla quale saranno invitati, tra gli altri, il dirigente generale dell’assessorato Formazione Ludovico Albert e, l’assessore all’economia Gaetano Armao e i rappresentanti di Sicilia e-Servizi.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI