Andrea Crisanti, docente di microbiologia all’università di Padova, negli ultimi due anni è divenuto celebre attraverso la televisione a causa della sua attività professionale durante la pandemia da Covid. Adesso su di lui si scagliano delle polemiche non facili da placare.
Il medico ha acquistato, per una cifra vicino ai due milioni di euro, una casa sui Colli Berici. E non un’abitazione qualsiasi, ma villa Priuli Custoza, nella frazione di Villa del ferro nel comune di Val Liona, gioiello architettonico del ‘600, attribuito all’architetto Vincenzo Scamozzi, che da tempo cercava un acquirente.
La residenza nobiliare era da tempo sul mercato, ma non aveva ancora trovato un acquirente.
Pochi in paese sapevano dell’interesse manifestato dal virologo e dalla moglie per l’antica dimora: la coppia, infatti, da tempo stava cercando una residenza d’epoca da acquistare, e alla fine la scelta è caduta su villa Priuli Custoza.
La coppia è intenzionata a trasferirsi nella nuova abitazione una volta effettuati gli indispensabili interventi di manutenzione che il complesso, per quanto ancora in buone condizioni, inevitabilmente richiede a causa della vetustà e della complessa articolazione degli spazi, che oltre al corpo di fabbrica principale comprendono una barchessa con portico, altre pertinenze e il giardino di oltre un ettaro.
La notizia ha suscitato moltissime reazioni sulle pagine social a livello nazionale, scatenando i commenti malevoli di alcuni ma anche gli apprezzamenti di altri, dovuti soprattutto al fatto che il virologo ha annunciato di voler aprire la villa alla comunità, creando spazi per organizzare eventi di carattere scientifico e culturale e ospitare scolaresche.
Il virologo, intervistato dal Corriere della Sera e Repubblica, ha detto che essere rimasto “sorpreso e colto alla sprovvista dal rilievo dato a una vicenda privata“. Attenzione nata per la frequente presenza in tv sua e di altri colleghi virologi durante l’emergenza dovuta alla pandemia. Anche se, afferma, “mi sembra evidente che la nostra stagione sta ormai finendo. Ci sono segni evidenti di un rigetto, non solo mediatico, nei nostri confronti“.
“Si può essere d’accordo o meno con quel che dico, ma sfido chiunque a dimostrare che io ci abbia guadagnato un euro. In televisione, ci sono andato sempre gratis – sottolinea Crisanti – Proprio per evitare situazioni equivoche, mi sono imposto di non guadagnare neanche un quattrino con la pandemia. I compensi per le mie consulenze li ho sempre girati al mio dipartimento. Se oltre ai soliti leoni da tastiera qualcuno ci mette la faccia sostenendo questa tesi vergognosa e infamante, lo denuncio. Per acquistare la villa – afferma l’immunologo – ho fatto un mutuo, neppure troppo leggero. Comunque costa molto meno di due milioni di euro“.
“Aver fatto questa scelta, più che altro è un atto di coraggio – conclude Crisanti – quella villa era abbandonata da 10-15 anni“.
Stento a credere che un professore universitario per giunta virologo possa avere la capacità economica di acquistare una villa di tal genere e che una banca gli faccia un tale mutuo con la stitichezza che si ritrovano
Per quanto riguarda le notevoli spese di ristrutturazione che dovrà affrontare considerata la vetustà del (principesco) immobile con il bonus del 110% il professore magari ci guadagnerà pure. Proprio ieri mi è capitato di vedere in un servizio televisivo che in uno dei tanti edifici in ristrutturazione come facciata mi pare a Roma una impresa addirittura pubblicizzava un fantastico 112% sostenendo che il 2% in più lo avrebbe regalato lei. Poichè non credo che esistano dei costruttori edili benefattori nei confronti dei loro committenti ciò la dice lunga sul livello delle possibili truffe in atto…….