Crisi Draghi, election day in Sicilia: la strategia di Nello - Live Sicilia

Crisi Draghi, election day in Sicilia: la strategia di Nello

Il presidente della Regione potrebbe tentare lo scacco matto, cavalcando l'onda lunga della crisi del governo Draghi

PALERMO – Election day in Sicilia e dimissioni anticipate di Nello Musumeci per sposare regionali e politiche. Il presidente della Regione potrebbe tentare lo scacco matto, cavalcando l’onda lunga della crisi del governo Draghi. LEGGI ANCHE Rischio catastrofe nel centrosinistra

Punto primo le date

Per le elezioni regionali c’è una tempistica precisa, dettata dalle normative. Si può andare al voto 4 domeniche prima, o due domeniche dopo, rispetto alla data dell’ultimo appuntamento con le urne.

Pallottoliere alla mano, considerando che le elezioni sono state il 5 novembre del 2017, le quattro settimane prima ricadrebbero a cavallo del 9 ottobre 2022.

Le dimissioni anticipate

E qui entra in ballo la data ventilata delle possibili politiche: 2 ottobre, ovvero 5 settimane prima delle elezioni.

Il presidente della Regione ha un asso nella manica: dimissioni anticipate: possono avvenire – come confermano a LiveSicilia fonti istituzionali della Regione – con un range di 90 giorni prima del voto. Quindi Nello ha la possibilità, una volta conosciuta la sorte del governo Draghi e la data delle politiche, di scegliere quando dimettersi per far coincidere gli appuntamenti.

I vantaggi

Non mancherebbero i vantaggi per Nello Musumeci. Punto primo, effetto traino della Meloni, accreditata con cifre di peso nei sondaggi, potrebbe trasferire il consenso anche alle liste delle regionali. Punto secondo: la polarizzazione delle nazionali potrebbe mettere in secondo piano lo tsunami Cateno De Luca. Ma sono solo ipotesi, o sogni dei colonnelli vicini al presidente.

Un esperimento? Non proprio, c’è un precedente

L’election day in Sicilia non sarebbe un esperimento. C’è un precedente, quello del 2008, che consegnò Raffaele Lombardo alla guida della Sicilia. Tempi diversi, ma protagonisti simili. Nel 2008 ci fu il patto con il Cavaliere, Lombardo riunì il centrodestra, col placet del suo acerrimo nemico Pino Firrarello. La benedizione arrivò in una convention a Catania con uno stadio strapieno. Il voto fu il 13 e 14 aprile. Adesso, la possibilità di un nuovo election day è concreta, ma i prossimi giorni saranno decisivi: potrebbe ancora cambiare tutto.


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