Critici anche gli esercenti: "Restituisco la licenza" - Live Sicilia

Critici anche gli esercenti: “Restituisco la licenza”

Gaspare gestisce due esercizi commerciali nella centralissima via Rapisardi dal lontano 2005. Per lui, troppe le spese da pagare perché il gioco valga la candela.

la testimonianza
di
2 min di lettura

CATANIA – Pare non sia contento nessuno. Né i residenti e nemmeno gli esercenti. Il regolamento sui dehors, voluto da tanti, non piace a molti. A chi vive in centro storico, che lamenta l’assenza degli eventi collaterali, di una programmazione all’altezza di una città come Catania e, soprattutto, di una politica volta a modificare radicalmente i fruitori delle notti cittadine, ma anche a chi lavora nelle zone della movida.

Come Gaspare che gestisce due esercizi commerciali nella centralissima via Rapisardi dal lontano 2005. Per lui, troppe le spese da pagare perché il gioco valga la candela. “Ogni anno il suolo pubblico costa di più al metro quadro – spiega a LivesiciliaCatania. Nel 2008 pagavo 883 euro l’anno, 743 euro nel 2007 – aggiunge – e oggi mi troverei a pagare oltre mille euro. Ogni anno un aumento che non possiamo permetterci – prosegue – nonostante, come più volte affermato dall’amministrazione, il regolamento sia stato pensato per agevolare i commercianti”.

A questi costi vanno aggiunti quelli della spazzatura, che la delibera vuole calcolata anche sulla parte esterna. “Io ho due locali, un bar e un pub – continua – penso davvero di restituire la licenza perché non riuscirei a permettermi tutte queste spese. Tra cui anche quelle per il dehor che, tra l’altro, deve essere periziato da un tecnico” – evidenzia.

Gaspare non è contrario al regolamento. Tutt’altro. Ma sottolinea anche le difficoltà che molti degli esercenti si troveranno ad affrontare, senza la certezza di aumentare il volume di affari. “Il regolamento va rivisto – aggiunge: noi siamo disposti a sostenere la spesa per i gazebo, se questo serve a rivalutare il centro e a migliorarlo, ma con il suolo pubblico che aumenta, con la spazzatura che aumenta, non tutti saremo in grado di rimanere sul mercato. Servono regole condivise da tutti – conclude – e fare in modo che cambi il tipo di utenza del centro.  Bisogna colpire quello che ci sta distruggendo.

 

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI