Crocetta e Pd, si tenta la pace |Ma c'è il congresso... - Live Sicilia

Crocetta e Pd, si tenta la pace |Ma c’è il congresso…

Il governatore incontra il gruppo dei democratici, dopo aver visto Lupo nel weekend. Toni concilianti alla vigilia. Ma le possibili alleanze in chiave congressuale alimentano sospetti e veleni. E c'è chi pensa che possa ricompattarsi l'asse che nella scorsa legislatura fu regista dell'alleanza con Lombardo

PALERMO – Rosario Crocetta ci riprova. Il governatore tenta di riavviare il dialogo col suo partito dopo la rottura dei giorni scorsi. Oggi alle 19 il presidente della Regione incontrerà il gruppo parlamentare del Partito democratico all’Ars. Un passaggio che dovrebbe aiutare a ricucire lo strappo. Sabato pomeriggio a Palazzo d’Orleans Crocetta ha visto il segretario Giuseppe Lupo ed Enzo Napoli, coordinatore dell’esecutivo regionale del partito. Un paio d’ore di colloquio cordiale, nel quale Crocetta avrebbe anche aperto alla possibilità di un rafforzamento della giunta, richiesto dal partito, ma non adesso, semmai dopo l’approvazione del bilancio. Anche nelle sue ultime uscite pubbliche il governatore ha usato toni più blandi, evitando polemiche con i democrats. Che, a loro volta, stamattina sono stati impegnati in lunghe riunioni, ai meassimi vertici, alla sede regionale del partito.

Di certo, Crocetta attraversa un momento non semplice. Dopo la rottura col Pd si è ritrovato senza maggioranza all’Ars. Il governatore ha cercato di tenere duro, appellandosi a una ipotetica autosufficienza del governo grazie al sostegno di singoli deputati. Ma nel frattempo il Movimento 5 Stelle, insieme alla Lista Musumeci, gli ha presentato contro una mozione di sfiducia, restringendo di molto i suoi margini di manovra. A Crocetta all’Ars resterebbe il possibile sostegno del Pdl e dei suoi stretti alleati: il dialogo con Alfano e Castiglione sarebbe aperto da un pezzo, ma per allargare la maggioranza sul modello del governo Letta, al presidente serve che il Pd sia dentro, altrimenti si tratterebbe di un ribaltone bello e buono che Crocetta non intende consumare per non rischiare di pagare un altissimo prezzo.

E così, il governatore vuole che lo strappo col suo partito rientri. E sta trovando più di una interlocuzione. Non solo tra quegli esponenti di partito, come il presidente del gruppo Baldo Gucciardi, che si sono sempre spesi per trovare la pace. Di mezzo, infatti, c’è il congresso del Pd, con le sue dinamiche e le sue possibili alleanze. Si è molto parlato, e scritto, dell’avvicinamento di Crocetta a Mattero Renzi. Il governatore, però, non ha ancora preso una posizione chiara e definitiva. E qualcuno ha notato come sabato, al congresso dei Drs, Beppe Fioroni, leader dei mariniani che sostengono Gianni Cuperlo, sia venuto a dar man forte a Crocetta, difendendolo contro il partito siciliano. Nel partito c’è chi sospetta che Crocetta, dopo i segnali di avvicinamento a Renzi, alla fine insieme a Beppe Lumia si ricompatti con i registi del patto con Lombardo della scorsa legislatura, Antonello Cracolici e Totò Cardinale, proprio sulla candidatura di Cuperlo, in vista del congresso regionale, nel quale un’alleanza di questo tipo potrebbe prendersi comodamente il partito, gabbando i renziani e l’area di Lupo.

Insomma, la via della pace non è così agevole. Il clima congressuale alimenta sospetti e diffidenze ulteriori. I veleni hanno cominciato a scorrere copiosi con la denuncia dei casi di tesseramento fantasma, avanzata da Pippo Civati e dai suoi. Si è parlato di migliaia di tessere che sarebbero state fatte al di fuori dei circoli e anche ad insaputa dei tesserati. E ci sono poi i ricorsi presentati alla commissione nazionale di garanzia, tra i quali quello relativo alle primarie di Palermo, per i quali oggi pomeriggio potrebbero arrivare novità da Roma, dove si riuniranno i garanti.


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