PALERMO – Il caffè evidentemente, è piaciuto. Rosario Crocetta ha scelto Antonio Ingroia per guidare Riscossione Sicilia. Società finita al centro di una scoppiettante conferenza stampa, pochi giorni fa. In quell’occasione, il governatore ha denunciato sprechi milionari e una gestione opaca della società. Forse anche per questo, la scelta è caduta sull’ex pm, in procinto di tornare nella magistratura, in una Regione assai lontana dalla Sicilia. Ma la Valle d’Aosta potrebbe essere un po’ più distante. Oggi il presidente ha incontrato l’ex magistrato a Palazzo d’Orleans. E insieme hanno vagliato diverse ipotesi. Alla fine, l’accordo è stato raggiunto la guida della partecipata regionale.
I contatti tra Crocetta e Ingroia sono stati molto frequenti negli ultimi giorni. Come, del resto, è stato confermato dallo stesso presidente della Regione: “Ho visto Ingroia oggi, ma anche ieri”, ha dichiarato venerdì scorso. Dando l’idea di un colloquio serrato, nonostante la precisazione: “Abbiamo solo preso un caffè”. Ma dal caffè si è passati alla proposta: Ingroia potrebbe guidare la società, le cui quote sono per il 90% di proprietà della Regione, e per il restante 10% di Equitalia.
E circolano già le prime cifre: il compenso di Antonio Ingroia dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 mila euro l’anno. Ma è ancora presto, ovviamente, per parlare di dettagli.
L’ex pm, smessa la toga, ha tentato l’avventura delle elezioni politiche con la sua “Rivoluzione civile”. Ma il tentativo del movimento, appena nato, non ha sortito gli effetti sperati: nessun parlamentare eletto. “Io lavoro sempre per unire, per ricomporre i pezzi” aveva detto a questo proposito il presidente Crocetta qualche giorno fa. Dando l’idea chiara di lavorare affinché non si disperda, nel centrosinistra, il consenso vantato dall’ex pm.
“Ancora niente di ufficiale”, diceva stamattina il governatore a Live Sicilia. Ma la smentita suonava già come una conferma. “Devo incontrare Ingroia questa mattina”. Un altro caffè. Quello più dolce, probabilmente.
