Sanità, il J'accuse di Crocetta: | "Sprechi da 20 milioni all'anno" - Live Sicilia

Sanità, il J’accuse di Crocetta: | “Sprechi da 20 milioni all’anno”

Rosario Crocetta e Lucia Borsellino

Conferenza stampa con l'assessore alla Salute, Lucia Borsellino. Il governatore: "Entrare nei dettagli della pubblica amministrazione è una continua scoperta di truffe e furti". Nel mirino il servizio del 118: "Nove milioni in stipendi pagati a 160 persone che restavano a casa".

Palazzo d'Orleans
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PALERMO – Inizia la conferenza stampa del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dell’assessore alla Salute, Lucia Borsellino. Con loro anche l’assessore al Lavoro, Ester Bonafede. L’incontro si tiene nella Sala Alessi di Palazzo d’Orleans, a Palermo.

FINE DELLA CONFERENZA STAMPA

16.45 L’assessore Borsellino commenta anche la chiusura estiva di Villa Teresa, convenzionata con il Rizzoli di Bologna: “La convenzione prevede una riduzione delle ore di ricovero. Era nell’accordo quadro con l’Emilia Romagna. Il Rizzoli è una struttura pubblica che agisce così come agisce in Emilia. La riduzione dell’attività di ricovero era quindi prevista. Se questo non è funzionale alle lista d’attesa o alla domanda, dovremo rivedere il contratto”.

16.39 In conferenza stampa anche il presidente della commissine Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo: “Il sistema è inquinato nel complesso. Noi stiamo lavorando anche sulla questione di Sicilia e-Servizi. Su venti milioni concessi per commesse, sei di questi riguardano le cosiddette liste d’attesa. Quelle regolarmente truccate. E non solo. Affronteremo anche la questione della Banca del cordone ombelicale di Sciacca, su cui la Regione ha investito sei milioni. E non risulta abbiano prodotto chissà che cosa. Io mi chiedo anche come si siano spesi 500 milioni di euro per nuove strutture ospedaliere che non sappiamo nemmeno come riempire. E nel frattempo chiudiamo realtà storiche”.

16.30 Borsellino torna sulla questione Seus: “A questa condizione si arriva dopo le scelte dello scorso governo? Qui non stiamo mettendo in discussione l’assetto societario di Seus. Allora forse si sentiva il bisogno di mantenere i livelli occupazionali. Ma adesso servono dei correttivi, alla luce dei 600 esuberi”.

16.25 Borsellino: “Le nomine nella Sanità? Intanto la commissione sta lavorando a formare l’elenco dopo aver dato agli esclusi il tempo di presentare alle controdeduzioni. Poi partiranno le selezioni. L’avviso prevedeva un colloquio per i candidati e così faremo”. Sulla questione interviene anche Crocetta: “I nuovi direttori generali? Intanto abbiamo dei commissari che già denunciano alle Procure”.

16.18 Il presidente del comitato di sorveglianza di Seus, Giulio Guagliano, torna sul caso del 118: “Secondo la Corte dei conti c’è il divieto di trasferire automaticamente il personale delle Partecipate da una all’altra azienda. Sono 627 mila le ore non lavorate a marzo 2013. Ma pagate regolarmente. Una spesa che a quel punto ha sforato gli otto milioni di euro. Sono 272 mila le ore di ferie non fruite e 53 mila ore di straordinario. Nonostante ciò, alla Seus ci sono esuberi. È chiara l’inefficenza organizzativa della società. Il sistema del 118 impegna 2426 unità. Ma la società ha in organico circa 3100 persone. Negli ultimi tempi si sta provando a riposizionare questo personale in eccedenza (circa 600) nella ASP per servizi secondari. Ma in questo caso c’è una grande differenza di costi”.

16.11 Parla l’assessore Lucia Borsellino: “Le sole ferie non godute dai dipendenti della Seus (la società consortile per azioni a capitale interamente pubblico che gestisce il trasporto d’urgenza per la Regione e le Asp, ndr) hanno prodotto una spesa di tre milioni di euro. Ora nell’azienda serve un cambio di rotta. Serve un’omogeneità maggiore nell’utilizzo del personale e nel l’erogazione dei servizi anche da un punto di vista territoriale”. Gli fa eco Crocetta: “Non possiamo permettere sprechi nella sanità pubblica di queste proporzioni. Parleremo con le associazioni dei lavoratori: il lavoro deve essere produttivo, deve essere vero lavoro”.

16.08 Crocetta si lascia scappare la battuta: “Il 118 costa più dell’144”.

16.04 Il J’accuse del governatore continua: “Non si capisce poi come negli ospedali, di certe attività si occupassero ditte esterne. Penso al trasporto degli emodializzati. Insomma, tutti questi sprechi hanno prodotto un danno di 20 milioni l’anno. Il furto ormai è la prassi. E nessuno vede niente. È uno schifo che non si può tollerare. Questa non è la Regione che vogliono i siciliani. E qualcuno insiste a parlare di vicende che non interessano a nessuno, è come parlare del sesso degli angeli. Ringrazio i funzionari che mi hanno aiutato, e il presidente della commissione sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, che ha denunciato alcuni di questi fatti. Un esempio di cosa intendiamo per collaborazione tra governo e parlamento”.

16:02 “A questi ‘poverini’ che restavano a casa davano anche 900 euro ciascuno, come ‘premio produzione’. Avranno fatto qualche lavoretto extra a casa, forse. Avranno dato una mano alle mogli… – ironizza ancora il presidente della Regione -. Ma la cosa più drammatica è che il comitato di gestione interveniva pure nelle procedure di gara. Senza consentire la divisione tra potere politico e gestionale. Il controllato e il controllare coincidevano”.

15.56 “L’altra vicenda di cui voglio parlare è quella riguardante il 118. Entrare nei dettagli della pubblica amministrazione è una continua scoperta di truffe e furti. Nel 118 abbiamo trovato cose di una gravità assoluta. Che porteremo alla Procura e alla Corte dei conti. Ad esempio, nove milioni pagati per stipendi di 160 persone che restavano a casa. Mentre questi stavano a casa, il 118 ha creato lavoro straordinario per 53 mila ore. Tutti i dipendenti, poi, ancora devono godere delle ferie relative a un intero anno”.

15.51 “Per noi questa è una vicenda simbolica, di una politica che ha consegnato la sanità siciliana anche alla mafia. Affideremo la struttura quindi ai cittadini. Sono convinto che il ministro dell’Interno e il prefetto non potranno che condividere la nostra scelta che combatte la mafia e difende anche l’immagine della Sicilia”.

15.48 “Oggi affronteremo due questioni. Una è per parlare delle sorti di Villa Teresa. Siamo molto preoccupati. È stata conclusa la confisca del bene. Finora c’è stata una gestione commissariale. Ma adesso il bene dovrà avere una destinazione. Ieri in giunta abbiamo fatto una delibera che dà mandato all’assessore alla Sanità di assegnare il bene al sistema sanitario pubblico siciliano. E voglio sottolineare ‘pubblico’”.

15.46 “Il Pd ha deciso cosa fare col Megafono? Sono trepidante”. Queste le prime parole sarcastiche del governatore.


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