“L’avviso di garanzia che mi hanno notificato, dopo che lo stesso era gia’ stato dato alla stampa, mi lascia sbalordito ed esterefatto. La vicenda, che leggo sulla stampa, e’ talmente irreale che non so neanche da dove iniziare a smentirla, mi verrebbe da dire ‘est modus in rebus'”. Ad affermarlo e’ l’ex presidente della Regione Siciliana e attuale senatore dell’Udc, Salvatore Cuffaro, in riferimento quanto riportato oggi dal “Corriere della Sera” sulla sua iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Palermo per corruzione, aggravata dall’avere favorito l’associazione mafiosa, nell’ambito dell’inchiesta sul “tesoro” di Ciancimino.
“Confido – aggiunge Cuffaro . nella celerita’ delle indagini che dimostreranno la mia assoluta estraneita’ ai fatti contestati.
Quando mi saranno resi noti gli elementi su cui si fonda l’ipotesi accusatoria, daro’ il mio contributo all’accertamento della verita’”. “Resta l’amarezza – conclude Cuffaro – di essere ancora una volta proposto come una sorta di demone della politica. Ma resta anche il conforto che ci sono tanti siciliani che conoscendoci non si lasciano influenzare e continuano ad avere fiducia in noi e a credere nella nostra azione politica al servizio della Sicilia e dei siciliani”.
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