Da Galvagno a De Luca e Savarino: chi ha fatto il test antidroga

Da Galvagno a De Luca fino a Savarino: chi ha fatto il test antidroga

I deputati si sono fatti tagliare una ciocca di capelli per l'analisi.
Palazzo de Normanni
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PALERMO – Si è svolto a palazzo dei Normanni, a Palermo, il test del capello, l’esame che rivela il consumo di droghe, uso e abuso “improprio”, quindi in dosaggi diversi da quelli prescritti, su deputati che si sono volontariamente sottoposti.

I deputati si sono recati nell’infermeria di Palazzo de Normanni, dove la compilazione dei documenti che contengono i dati personali e aver reso i consensi su la privacy, si sono fatti tagliare una ciocca di capelli per l’analisi. In infermeria c’è la professoressa Francesca Di Gaudio, responsabile del centro regionale qualità laboratori (CRQ) e direttore dell’Azienda ospedaliera Ospedali riuniti Villa Sofia.

Il promotore dell’iniziativa, il deputato e presidente di “Sud chiama nord”, Ismaele La Vardera, si è sottoposto al test seguito dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, dal leader di “Sud chiama nord”, Cateno De Luca, da Davide Vasta, Tiziano Spada, e Giusi Savarino. I deputati che si sono sottoposti al test sono stati 36 su settanta.

Cateno De Luca nei giorni scorsi ha depositato un ddl, che prevede l’esame antidroga una volta l’anno per il governo regionale, i deputati, i sindaci, le giunte comunali ed i consiglieri comunali, sempre su base volontaria ed anche l’istituzione di una giornata regionale contro la droga.

“Spero che i miei colleghi – ha detto La Vardera – sposino questa attività. C’è chi pensa sia un’iniziativa inutile o demagogica io sono dell’idea che più se ne parla e più siamo a parlane di questo fenomeno, più abbiamo possibilità di intervento”.

“Con piacere ho eseguito il test tossicologico nell’infermeria di Palazzo dei Normanni. La droga è una vera e propria piaga e le istituzioni devono dare segnali inequivocabili. Combattiamo questa emergenza con la prevenzione, l’informazione, la collaborazione con le forze dell’ordine e con il buon esempio di cui tanto hanno bisogno i giovani”. Il deputato regionale Marco Intravaia ha così commentato la decisione di sottoporsi al test antidroga nell’infermeria di Palazzo Reale.


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