Da Maesano alle accuse |Le verità di Cutuli davanti al Gip - Live Sicilia

Da Maesano alle accuse |Le verità di Cutuli davanti al Gip

Il giornalista è stato sospeso dall'Ordine dei Giornalisti.

L'interrogatorio di garanzia
di
2 min di lettura

CATANIA – Ha risposto a tutte le domande del gip di Catania Anna Maria Cristaldi il giornalista Salvo Cutuli, raggiunto lunedì mattina da ordinanza di custodia cautelare in carcere per corruzione, nell’ambito della maxi inchiesta su appalti pilotati e infiltrazioni mafiose nella gestione dei rifiuti nei comuni di Trecastagni, Misterbianco e Aci Catena. Ieri mattina nel carcere di piazza Lanza a Catania, davanti alla pm Barbara Laudani e assistito dal proprio difensore di fiducia Dario Fina, l’indagato ha fornito una propria versione del contenuto delle intercettazioni captate nell’auto dell’ex sindaco di Aci Catena Ascenzio Maesano dalle cimici piazzate dagli uomini della Dia. Salvo Cutuli ha innanzitutto spiegato la natura dei propri rapporti con Rodolfo Briganti, rappresentante legale della Senesi Spa, anch’egli in carcere per corruzione, e con l’allora primo cittadino catenoto. Con il primo avrebbe intrattenuto esclusivamente una relazione di natura professionale, avendo ottenuto Cutuli l’incarico di addetto stampa per conto dell’azienda Senesi, mentre con il secondo ci sarebbe alla base un rapporto di amicizia di lunga data. Si sarebbe recato, ha spiegato il cronista, un’unica volta a casa dell’imprenditore, conoscendo in quell’occasione i familiari, per organizzare la campagna di comunicazione dell’azienda. L’indagato avrebbe escluso di essersi mai posto nella veste di intermediario per lo scambio di mazzette tra l’imprenditore ed il pubblico ufficiale ma di aver solo messo in contatto Briganti e Maesano per verificare se ci fossero i presupposti perché la Senesi, in rotta con il Comune di Acireale, potesse svolgere il servizio di igiene urbana ad Aci Catena. Il giornalista si sarebbe fatto avanti per evitare che il sindaco si esponesse in prima persona. Tra le intercettazioni contestate quella in cui si fa riferimento alla futura campagna elettorale per le Regionali. “Ascolta Ascenzio a noialtri tutto sommato un contributo…tu mi devi capire a volo…per la campagna elettorale a noi ci serve…che spacchio ci interessa…te li prendi e te li metti di lato no?”. Non vi sarebbe stato, ha ribadito l’indagato, alcun riferimento a somme di denaro ma il contributo sarebbe stato solo di tipo elettorale. 

Un’ora di interrogatorio serrato in cui, tra momenti di comprensibile tensione ed emozione, Salvo Cutuli avrebbe chiarito il proprio ruolo nella vicenda. Entro sabato prossimo il gip si esprimerà sull’istanza di scarcerazione e sull’applicazione di una misura meno afflittiva, formulata dal legale Dario Fina. Quest’ultimo ha evidenziato come, alla luce dei chiarimenti forniti dal proprio assistito sulla natura dei rapporti con Briganti ed i suoi familiari, non via sia alcuna possibilità di inquinamento probatorio. Evidenziata inoltre l’incompatibilità dell’indagato, giornalista professionista che si occupa di cronaca nera e giudiziaria, con il regime carcerario che lo esporrebbe a rischi per la propria incolumità. Intanto, come riportato dall’Ansa, il “cronista dell’emittente tv Rei Canale 103 e collaboratore de La Sicilia, è stato sospeso dall’Ordine dei giornalisti, con effetto immediato, ai sensi dell’articolo 39 della legge 3 febbraio 1963 numero 69 che prevede, “ove sia emesso ordine o mandato di cattura, gli effetti dell’iscrizione sono sospesi di diritto fino alla revoca del mandato o dell’ordine”. 

 

 

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI