Dai Monti rossi alla fascia jonica: una provincia distrutta dalle fiamme

Dai Monti rossi alla fascia jonica: una provincia distrutta dalle fiamme

Un territorio etneo già provato dalle recenti emergenze ed oggi finito ufficialmente in ginocchio
DANNI INESTIMABILI
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CATANIA – C’è la Pineta dei Monti rossi di Nicolosi. Ci sono i boschi dell’area di Pedara per i quali il sindaco Cristaudo ha dovuto emettere un’ordinanza di evacuazione delle case. C’è la fascia jonica che da Fiumefreddo a Mascali, Riposto e Giarre spingendosi fino al messinese passando per Acireale, Aci Catena e Valverde. Parte dell’autostrada Catania-Messina rimasta chiusa perchè il fumo aveva invaso del tutto le carreggiate.
Brucia buona parte della provincia di Catania per mano, manco a dirlo, certamente dolosa.
“Che siano maledetti”, ci scrive una nostra lettrice che ci chiede come potere mettersi in fretta in contatto con qualcuno dei Vigili del Fuoco.

E’ stato l’inferno, ieri, per i soccorritori. Ancor peggio per chi è rimasto ostaggio delle fiamme. I pompieri, in organico ridotto nei mezzi e nel personale, non sapevano più in che modo spartirsi. Centinaia e centinaia le richieste di intervento. Impossibile arrivare dappertutto.

Ma nel racconto devastante di ieri c’è chi ha visto vedersi distrutti anni di sacrifici: strutture ricettive, casolari, gli stessi appezzamenti di terreno divenuti cenere. E così brucia anche l’economia.
Accade tutto in un rimbalzo di responsabilità e di giustificazioni che non si riesce più a tollerare.
Quella trascorsa è stata una notte di piena emergenza. Quella di oggi, sarà la giornata di una primissima (e certamente sommaria) conta dei danni.
Per un territorio etneo già provato dalle recenti emergenze ed oggi finito ufficialmente in ginocchio.


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