Otto milioni di euro. Tanto, secondo il deputato del Pdl Salvino Caputo, costano i Comuni siciliani al di sotto dei mille abitanti. Otto milioni, che basterebbero, nel caso in cui venissero soppressi, per “vendere” piccole tracce di storia, curiosità, vicende da ricordare. Certo, resterebbero i luoghi in cui quegli eventi sono avvenuti o sono stati ambientati. Ma scomparirebbero i nomi. Cosa non da poco.
Intanto, è il caso di iniziare dai “numeri”. Quanti sono i Comuni a “rischio scioglimento” in Sicilia? Secondo i dati Istat al dicembre del 2010 sono 31. La stragrande maggioranza si trova in provincia di Messina (ben 23). Così, questa “epocale” riforma rischia di riguardare quasi unicamente una sola delle province siciliane. Eppure, una di queste città, Forza d’Agrò (922 abitanti), era stata scelta per fungere da location per la trilogia de “Il Padrino”. Lì, come nella vicina Motta Camastra (894 abitanti), hanno girato registi del calibro di Francis Ford Coppola e recitato attori del calibro di Marlon Brando e Al Pacino. La storia di Casalvecchio Siculo (945 anime), invece, affonda ai giorni dell’Unità d’Italia appena celebrati. Cento “montanari casalvetesi”, infatti, decisero di unirsi il 4 aprile del 1860 ai mille di Garibaldi ai comandi del cavalier Luciano Crisafulli. Teatro di altre e ben più antiche battaglie fu invece Limina (912 abitanti), dove si svolse una battaglia tra Romani e Cartaginesi nella prima guerra punica.
Il comune di Reitano (878 abitanti) è quello che è dopo una “guerra di carte” col comune di Mistretta nel 1868. Una guerra vinta, con la difesa di quei territori che oggi rischiano di tornare ad altri Comuni. A Malvagna, invece, gli 812 cittadini sono guidati da una coppia di donne: il sindaco Rita Mungiovino e il presidente del Consiglio comunale Cettina Portaro: un perfetto esempio di “quote rosa” che rischia di piegarsi ai “conti in rosso” del governo Berlusconi.
A proposito del premier, di Leni, nelle Eolie, (697 abitanti) è originario il senatore Nino Randazzo. Emigrato in Australia ed eletto, appunto, tra gli italiani all’estero, fu lui a denunciare un presunto tentativo di corruzione da parte di Berlusconi in occasione della votazione di una Finanziaria nel 2007. L’intento era quello di far cadere il governo Prodi, ma il senatore non accettò e raccontò la vicenda persino al Financial Times. Di Mandarici (653 abitanti) era originario un altro senatore della Repubblica, Emilio Argiroffi, più famoso per la sua attività poetica che gli consentì di vincere il Premio Strega.
Roccafiorita, oltre a essere, con i suoi 232 abitanti, il Comune meno popoloso della Sicilia, è anche il più piccolo dal punto di vista dell’estensione: 1,14 chilometri quadrati di territorio. Sempre in provincia di Messina, a rischio soppressione anche i Comuni di Antillo (966 abitanti), Malfa (comune delle Eolie, 943 abitanti), Tripi (943), Santa Maria di Salina (894), Motta d’Affermo (850), Alì (834), Frazzanò (803), Mojo Alcantara (752), Roccella Valdemone (714), Basicò (692), Mongiuffi Melia (670), Floresta (542), Condrò (495), Gallodoro (389).
Un solo Comune, invece, rischia di scomparire in provincia di Agrigento. Ma i luoghi interessati sono ricchi di poesia. Il comune di Comitini (958 abitanti), infatti, è stato a lungo meta delle visite di Luigi Pirandello. Famoso per molti anni per le sue zolfare di cui i genitori dello scrittore erano proprietari, vero “simbolo” della Sicilia della prima metà del secolo, il territorio ci Comitini ha dato lo spunto allo scrittore agrigentino premio Nobel per la letteratura per ambientare la famosa novella “Ciaula scopre la luna” (nonostante quella descritta nel racconto, in realtà, fosse una miniera della vicina Aragona).
Quattro, invece, i Comuni che rischiano di scomparire nelle provincia di Palermo. Uno di questi è Santa Cristina Gela (927 anime), comune nato da una “costola” di Piana degli Albanesi, che conserva ancora la minoranza linguistica arbereshe, per la quale pochi giorni fa l’Assemblea regionale ha varato una legge di tutela e salvaguardia. Campofelice di Fitalia (553 abitanti), invece, fino al 1951 era frazione di Mezzojuso. Da lì partì Michelangelo Bongiorno, il nonno paterno del ben più celebre Mike. Gli altri due Comuni che potrebbero essere soppressi sono quelli di Scillato (637 abitanti) e Sclafani Bagni (454).
Le provincie di Enna e Caltanissetta, invece, sono seriamente “indiziate” per una soppressione, anche questa dettata dalla manovra nazionale. Intanto, al loro interno rischiano di “chiudere” i comuni di Sperlinga (895 abitanti) nell’Ennese e Bompensiere nel Nisseno. Un solo Comune invece rischia di scomparire in provincia di Siracusa: si tratta di Cassaro (819 abitanti). Questo paese fu interamente raso al suolo da un terremoto nel 1693 e ricostruito. Ora, forse, basterà un colpo di penna per farlo sparire un’altra volta.