Dalla mamma alla clochard| Spaccaossa, i racconti dell'orrore - Live Sicilia

Dalla mamma alla clochard| Spaccaossa, i racconti dell’orrore

Commenti

    Straccioni pure nella delinquenza. Che squallore

    Questi soggetti sono da portare a Bellolampo!

    Questa storia dell’orrore e del degrado è tremenda, ma non capisco perché si parla sempre di mafia, chiamano mafia qualsiasi cosa sia ignobile fatta da chiunque, c’è un degrado morale e sociale in rialzo tutti i giorni, da parte di ogni genere di persona, perché non chiamare mafioso il generale della finanza che sotto silenziosa e comprensibile intimidazione si appropria di un auto pubblica e di due militari autisti, che lo devono accompagnare e prendere quattro volte al giorno a casa più uscite extra a spese nostre, e non deve mancare l’omertà di tutti quelli che in caserma che sanno. Oppure un giudice che favorisce le aste agli amici, o un politico compromesso e venduto, o dei poliziotti che picchiano di nascosto qualcuno e lo minacciano di stare zitto, tutto questo non è MAFIA??
    Non voglio difendere di certo la categoria dei mafiosi, ma voglio ricordare che la mafia è finita negli anni ottanta, quando qualcuno molto potente ha deciso di distruggere cosa nostra, riuscendoci dal suo interno per il proprio beneficio ed eliminare la concorrenza sempre più raffinata.

    Questa enorme quantità di incidenti poteva continuare nel tempo grazie alla sicura complicità di compiacenti colletti bianchi che lavorano nel campo delle assicurazioni: avvocati, periti, medici legali e dipendenti delle compagnie, senza la cui partecipazione gli indennizzi non potevano essere liquidati e riscossi. Sono certo che la magistratura starà lavorando in questa direzione perchè senza queste complicità quei poveri sfortunati non avrebbero subito tante pressocchè inutili sofferenze.

    Tutti fanno finta di non sapere come funzionano i rimborsi per danni causati alle auto ovviamente non per le persone perbene rispetto alle quali si fanno le pulci ! Spero che i protagonisti di questi reati non siano liberi fra qualche giorno. Lo spero, ma non ci credo.

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