CATANIA – Eppur si muove. Il centrodestra torna a farsi vedere. Non solo in vista delle primarie per la scelta del candidato presidente alla guida della Regione, che si terranno ad aprile, ma anche su Catania. Anche se i rappresentati dei tanti – forse troppi – movimenti che compongono lo schieramento, ancora non lo ammettono, segnali inequivocabili racconterebbero di una ritrovata unità in vista delle prossime elezioni amministrative. Che dovrebbero tenersi nel 2018 a meno di sorprese.
Mentre per le regionali si procede verso le primarie – sabato scorso, a Enna, la classe dirigente di Diventerà Bellissima ha deciso di dare il via alla costituzione di quasi 400 comitati Comitati per Nello Musumeci Presidente e ieri sono stati nominati tre coordinatori per gruppo – stabilite, oltre che dal movimento fondato dall’ex presidente della Provincia, anche da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento nazionale sovranità popolare, Noi Con Salvini, Cantiere Popolare, Fronte siciliano, Mpa e l’Udc di Cesa, a Catania si organizza una manifestazione per “liberare” corso Sicilia.
E i gruppi promotori sono quasi gli stessi, con le dovute eccezioni: Diventerà bellissima, Forza Italia, Comitato Terra nostra Italiani con Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia e Grande Catania. Una rinnovata comunanza di intenti che da anni non si vedeva e che potrebbe essere letta come il primo segnale di volontà di riunificare la compagine. Alla quale, presto, potrebbero unirsi altre componenti, oggi più centriste e “popolari”, oggi critici ma non troppo con il centrosinistra. I rumors sono insistenti, ma le bocche dei diretti interessati ancora cucite.
Per uscire allo scoperto, forse, attendono l’esito della scelta delle candidature alle primarie per la scelta del candidato alle regionali, atteso per il 27 marzo e l’esito del voto, previsto per il 23 aprile. Intanto, una spinta notevole ad accelerare il processo di ricostituzione del centrodestra, l’ha data il Pd, oggi diviso ufficialmente anche a Roma.
