"Ferrandelli? Parlo solo | di Bersani e Lombardo" - Live Sicilia

“Ferrandelli? Parlo solo | di Bersani e Lombardo”

20.26. Orlando "il vecchio" contro i giovani avversari?, gli chiedono i cronisti e lui, raggiante, risponde: "Sono felice come un bambino, competente come un professore e sono esperto per fare il sindaco". (GUARDA IL VIDEO)
Palermo 2012. Parla Orlando
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21.49. Orlando parte dai dati. I suoi rappresentanti di lista hanno raccolto le preferenze in 200 seggi su seicento. Molto più velocemente dell’ufficio elettorale del Comune. Il professore è a quota 47,2 per cento. Testa a testa fra Ferrandelli e Costa, rispettivamente al 14 e al 15 per cento. Snocciolati i dati, Orlando risponde per le rime a tutti i suoi avversari politici. Ferrandelli lo accusa di avere vinto con i voti di Cammarata? “Non discuto con chi ha fatto un accordo con Lombardo. Da questo momento non parlerò più di Ferrandelli ma dei suoi dante causa Bersani e Lombardo”. Angelino Alfano lo ha definito gradasso? “Nessun complimento è migliore dell’insulto di Alfano e del voto dei palermitani”. Miccichè parla di ritorno al passato? “Meglio un passato presentabile che un presente vergognoso”. E se gli ricordi che dovrà sedersi al tavolo con il governatore Lombardo per discutere anzitutto di precari, Orlando incalza: “Discuteremo con la Regione, con l’Italia e con l’Europa. E poi, non sono sicuro che Lombardo sarà ancora seduto al tavolo quando io sarò sindaco”. Al massimo fra due settimane? Nessun riferimento alle vicende giudiziarie del governatore, almeno così sostiene Orlando che pensa già al futuro: “Abbiamo già fatto sei riunioni di giunta per la Palermo del futuro”. Riunione a cui ha partecipato l’assessore al Bilancio, una delle pedine decisive del probabile futuro governo cittadino vista la situazione drammatica delle casse di Palazzo delle Aquile. Il suo nome resta top secret: “Quando farò il nome resterete sorpresi e capirete quali sono i nostri progetti”. A proposito di bilancio, Orlando sostiene di avere trovato “mille scippi” causati anche da “strafottenza”. Un riferimento puree al governo Monti e alla prospettiva, sempre più probabile, che sia lui da sindaco a dovere imporre l’Imu ai palermitani: “Dobbiamo mettere in sicurezza Palermo rispetto alle politiche economiche di Monti e alla situazione etica di Lombardo. In un paese normale lui sarebbe un ex presidente e il Pd gli avrebbe già tolto la fiducia ”.

20.26. Orlando “il vecchio” contro i giovani avversari?, gli chiedono i cronisti e lui, raggiante, risponde: “Sono felice come un bambino, competente come un professore e sono esperto per fare il sindaco”.

19.11. “Il Pd s’é impiccato, non ha capito la città”. Così Leoluca Orlando (Idv) parlando a Palazzo delle Aquile, sede del comune di Palermo, mentre è in corso lo spoglio delle schede, con i primi risultati che lo danno nettamente in vantaggio, con punte di oltre il 50 per cento, sugli altri dieci candidati.

18.35. Primo bagno di folla per Leoluca Orlando accolto da un centinaio di persone in strada, davanti al suo comitato elettorale, in via Mazzini. “Grazie a tutti, è un risultato straordinario”, dice Orlando prendo il microfono e salendo su un palchetto improvvisato. “E ora sapete dove vado, in piazza Pretoria, alla faccia degli invidiosi”, frase che ha pronunciato in dialetto.

17.52. Leoluca Orlando è arrivato nei locali del proprio comitato elettorale. Ecco le sue prime parole: “I palermitani hanno detto ‘no’ alla malapolitica che ha massacrato la città e anche la Regione, dove c’è uno scandalo etico di livello internazionale. Al ballottaggio? Io voterò per me. E chiederò di votare per me. Non ho lacciuoli nè collari. Sono convinto – ha aggiunto Orlando – di poter convincere a votarmi anche chi finora non l’ha fatto. Così come sono riuscito a convincere la metà dei palermitani”

16.34. La Rai divulga un sondaggio che vede Orlando al 43,4% ed esplode un boato da stadio al comitato di via Mazzini. Tutti in piedi. Applausi, sorrisi e abbracci. “Possiamo agganciare il risultato di Orlando – spiega Gianfranco Mascia – a quello di Tosi a Verona. Dove ci sono candidati legati al territorio che hanno fatto buona politica i Grillini e l’antipolitica non hanno spazio”. “Dai dati che emergono a Palermo come in altre città di Italia – aggiunge Pietro Galluccio responsabile organizzativo dello staff di Orlando – c’è la conferma che viene premiata la scelta di una discontinuità nel centrosinistra”.

“Siamo assolutamentre soddisfatti dello strepitoso vantaggio”. E’ il primo commento che arriva dal comitato elettorale di Leoluca Orlando, allestito in via Mazzini. A parlare è Gianfranco Mascia, responsabile della comunicazione elettorale del Professore. “Quello che sta accadendo – aggiunge – è la risposta dei palermitani alla Casta e ai giochi di Palazzo. Non servono burattini e burattinai, ma un progetto serio per la città. Orlando arriverà fra un’ora. Per ora si limita a fare sapere che è molto soddisfatto”. Al Comitato si fidano, e molto, dei dati elobarati da Ugo Piazza per Palermo Report, che nel 2007 aveva azzeccato le previsioni. “Come minimo andremo al ballottaggio – conclude Mascia- con la certezza che se avessimo avuto più tempo per la campagna elettorale il successo saerebbe stato più netto”.


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