PALERMO – Il comune di Palermo ha finito i soldi per i debiti fuori bilancio, almeno fino al prossimo bilancio di previsione. A metterlo nero su bianco il Ragioniere generale e il suo vice che, in una nota inviata ai dirigenti e per conoscenza al sindaco, al segretario generale, all’assessore al ramo e ai Revisori, avvertono che “si sono esaurite le risorse finanziarie stanziate sull’esercizio 2018”.
Quello dei debiti fuori bilancio è uno dei macigni che gravano sui conti di Palazzo delle Aquile, un fenomeno a cui l’ente non è mai riuscito a mettere un freno nonostante i continui richiami della Corte dei Conti. Una sorta di “bilancio parallelo”, come l’ha definito la magistratura contabile, in grado di alterare in modo sensibile la stabilità di un comune e la regolarità di entrate e uscite.
Il Ragioniere aveva già invitato i dirigenti di piazza Pretoria a usare le risorse disponibile nel Peg, il Piano economico di gestione che stanzia le somme capitolo per capitolo: un indirizzo “che si ritiene debba essere reiterato, oggi più che mai, atteso che le risorse di bilancio destinate ai debiti si sono esaurite”. Insomma i soldi sono finiti e l’unico modo per far fronte agli impegni è ricorrere agli stanziamenti del Peg, le cui somme devono essere destinate in modo prioritario a coprire le spese obbligatorie per legge o in virtù di una sentenza. Nel frattempo si ricorrerà a un prelievo dal fondo di riserva che, ad oggi, ammonta a 624 mila euro, nelle more di approvare il nuovo bilancio di previsione.
