"Delitti di scisma ed eresia"| Scomunicato don Minutella - Live Sicilia

“Delitti di scisma ed eresia”| Scomunicato don Minutella

Don Minutella

La diocesi ha notificato  il provvedimento al "sacerdote ribelle".

PALERMO – Dopo anni di accuse, invettive e “ribellioni”, la vicenda di don Alessandro Minutella si conclude nel peggiore e nel più prevedibile dei modi. L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha infatti firmato il decreto con cui è stata dichiarata la scomunica del prete palermitano, divenuto celebre per aver sostenuto di parlare con la Madonna e per aver formato un gruppo di preghiera che si è scagliato contro Papa Francesco e contro lo stesso Lorefice. Oggi il decreto è stato ufficialmente notificato a Minutella, come si legge in una nota della diocesi, secondo cui la scomunica latae sententiae è scattata “per il delitto di eresia e per il delitto di scisma”.

Una vicenda che inizia nel 2015, quando il vescovo di Monreale punta il dito contro il centro “Piccola Nazareth” fondato da Minutella a Carini, città che ricade proprio nel territorio della curia guidata da monsignor Michele Pennisi. Lì il parroco di Romagnolo aveva creato un centro in cui non solo sgorgava una fonte d’acqua ritenuta “miracolosa”, ma addirittura Minutella, nel corso di alcuni momenti di preghiera pubblicati poi su internet, asseriva di avere delle “locuzioni” con la Madonna, gli angeli e i santi.

Dopo la condanna di Pennisi è arrivata anche quella della diocesi di Palermo, di cui Minutella era presbitero, e da lì è iniziato un lungo tira e molla fatto di liti e riappacificazioni, con parte dei parrocchiani che è scesa addirittura in campo in difesa del sacerdote: una escalation che ha portato Minutella a sostenere tesi sempre più tradizionaliste e preconciliari, fino ad arrivare agli attacchi al Papa e al vescovo.

Dopo due anni di incontri e prove di dialogo, nel 2017 Lorefice ha imposto al sacerdote di lasciare Romagnolo: Minutella ha obbedito, ma non ha smesso di diffondere video sui social network e di guidare il suo gruppo formando, come testimoniato da un servizio de Le Iene, anche un gruppo di suore. Nel giugno scorso la curia è dovuta pure intervenire per impedire la partecipazione dei fedeli a un pellegrinaggio a Boccadifalco. Oggi l’epilogo con la scomunica.


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