PALERMO – Dopo la donazione di 30 milioni di euro voluta da Silvio Berlusconi nei suoi confronti, Marcello Dell’Utri parla e si dice “sorpreso” di quanto stabilito dal fondatore di Forza Italia prima della sua morte. “Non me lo aspettavo perché nulla mi doveva il mio amico Silvio – dice Dell’Utri al Corriere della Sera -. Io ho dato tutto a lui, la mia vita, tutto. Da lui ho avuto in cambio affetto. Ecco perché sono sorpreso e commosso”.
Il progetto di una biblioteca
I 30 milioni “intanto serviranno anche per un progetto al quale lavoro da un anno – spiega ancora Dell’Utri -. Una biblioteca di libri di letteratura siciliana nel cuore della Valle dei Templi. Sarà il mio dono e anche quello del mio amico Silvio per Agrigento Capitale della Cultura 2025. Sarà pronta per quella data. A trecento metri dal Tempio della Concordia. Ma sarà una ‘donazione modale’. Significa che io do una cosa a te, a condizione che tu faccia ciò che ti chiedo. E io chiedo l’attivazione di un laboratorio di restauro del libro e della carta, oltre a un master in biblioteca e un master in economia legato a editoria e libri. Visto che il Polo universitario di Agrigento ha i docenti dei Beni culturali dell’ateneo di Palermo, tutti insieme si lavori a un’officina del sapere per studenti e ricercatori”.