Ormai è un pugile suonato. Non sa quel che dice. Comincia a farmi pena.
Depistaggio, il racconto di Ayala: | “Ho tenuto la borsa per un minuto”
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Buona serata a tutti che dire di tutte queste notizie, non ho mai condiviso questa violenza ormai a campo libero la gente non ha timore della legge.cosa stiamo lasciando a questa generazione.non si rendono conto adesso anche i ragazzini fanno violenza be' che facessero sul serio la repressione, cominciassero con il lavoro giovanile tutti a scuola e poi in strada a delinquere pubblicatelo che una di tante soluzioni sarebbe la leva militare come noi uomini di oggi è famiglia alle spalle ditemi di questi ragazzi e ragazze di oggi cosa produrrà in futuro.vi prego di fare tutto in un articolo è attirate l' attenzione della nostra amata terra.
Si dice che il vero bene è ricompensato a male
Appena arriva l'estate, il caldo da un testa alla gente e succedono gli incidenti. Molti non rispettano la segnaletica.
in questi casi ci vuole l'intelligenza artificiale!!! visto che quella naturale e' scarsissima!!!
Sembra di vedere il film della “Tunica”
Forse c’è un salto logico nella cronaca riportata. Che nesso ci potrebbe essere tra il 1986 e l’agenda rossa del 1992?
Chissà perchè la figlia del Giudice Paolo Borsellino non è mai andata dal Dottor Ayala per chiarimenti. Lo dice lui stesso.
A quanto pare è stata l’agenzia di stampa ad avere messo insieme le due frasi, come se fossero direttamente connesse. Fa caldo…
Ayala è uno dei veri “professionisti dell’antimafia” di Sciasciana memoria che non mi ha mai convinto…. le dichiarazioni rese in giudizio sulla borsa del dott Borsellino confermano le mie impressioni purtroppo!….Forza Fiammetta!
Non è perchè si vuole pensare male, una riflessione è naturale.
Un magistrato dalla caratura di Ayala, pubblico ministero del max processo, che recupera la borsa di Borsellino ( “se la trova nelle mani” ) in quanto ne conosce il valore per gli appunti che conteneva, confuso incontra 2 ufficiali dei carabinieri, che non conosce, a gli affida la borsa che per i contenuti l’hanno cercata tutti.
Attraverso le riprese con le telecamere o con il Comando dei carabinieri si poteva risalire chi erano gli Ufficiali presenti alla strage.
Invece di riemporti la bocca di sciocchezze (diciamo così) vorrei ricordarti, scienziato, che Giuseppe Ayala ha sostenuto l’accusa al primo maxiprocesso, il più famoso, e che il risultato importantissimo di quel processo è frutto anche del suo lavoro
Giuseppe , gli vuoi chiedere perchè si è dato alla politica?
Forse è più appropriato Quo vadis, liberamente tradotto dal latino al siciliano in “unni vai”?
Francamente di tutti questi personaggi (ex o nuovi) più o meno collegati ad una antimafia inesistente in quanto non può esserci un “anti” di un qualcosa che non esiste ci siamo ormai stancati.