Sicilia, Di Paola: "Pd arrogante" - Live Sicilia

Di Paola: “Pd arrogante, lascia la politica per la strada giudiziaria”

Intervista al candidato M5s che replica a Barbagallo

PALERMO – Quell’alleanza “che fino all’ultimo abbiamo cercato invano” e i compagni di opposizione all’Ars che ora “si dimostrano arroganti provando a metterci fuori gioco con l’arma giudiziaria invece che combattere sul terreno della politica”. Per Nuccio Di Paola, referente M5s in Sicilia che da poche ore ha i galloni del candidato dei pentastellati alla presidenza della Regione, sono giorni frenetici tra la presentazione delle liste e la contraerea da azionare davanti agli attacchi del Pd.

Barbagallo oggi in una intervista a ‘La Sicilia’ ipotizza il ricorso a una causa civile contro di voi.
“Il Pd sbaglia a passare dal piano politico a quello legale. Ognuno faccia quello che vuole. Noi continueremo a parlare di politica. Non capisco il motivo di questo accanimento. Abbiamo semplicemente preso atto dell’esistenza di visioni diverse”.

C’è però chi vi rimprovera la tempistica di questa scelta, fatta a poche ore dalla presentazione delle liste.
“Ricordo a tutti che Letta ruppe con il M5s il giorno prima delle primarie. Abbiamo provato fino all’ultimo a capire se l’alleanza avrebbe potuto fare il suo percorso ma anche il modo di agire sbandierato dal Pd in queste ore dimostra che qualcosa si era rotto. Ripeto: ci sono visioni diverse”.

Ma le spaccature erano anche sui temi?
“Nei giorni scorsi avevamo sottolineato alcuni punti a noi cari, come la riforma delle Asp e il tema ambientale, ma avevamo la sensazione che nel Pd dicessero sì a tutto pur di averci dentro. Si è rotta la fiducia”.

Quali visioni avete portati su questi punti?
“Vogliamo riformare le Asp, che ad oggi sono in mano alla politica perché suddivise su collegi politici. Si può pensare ad aziende sanitarie costituite per ambiti territoriali. Sull’Ambiente, inoltre, non basta dire che non vogliamo gli inceneritori. Una delle prime azioni che faremo se vinceremo le elezioni sarà il ritiro del bando pubblico fatto da Musumeci, perché gli inceneritori non sono la soluzione ai problemi”.

Obiettivi grossi…
“Sono convinto che il prossimo presidente della Regione debba dialogare con tutti i partiti. Veniamo fuori da due stagioni, quelle di Crocetta e Musumeci, con zero dialogo. Sono convonto, invece, che le scelte vadano condivise”.

Nodo ‘impresentabili’. Conte li ha tirati in ballo ma Lupo in una intervista a ‘Livesicilia’ ha ricordato di avere avuto sempre ottimi rapporti con voi.
“E lo confermo. Con tutti i componenti del Pd c’è un rispetto massimo e spero che possa essere così anche in futuro, al netto delle uscite scomposte di Barbagallo. Sugli ‘impresentabili’ sembrava a uc erto punto che le beghe interne al Pd fossero u affare del M5s. A quel punto Conte ha sottolineato un problema interno ai democratici”.

Per cinque anni insieme contro Musumeci e ora?
“Ho sempre lavorato bene con tutti i deputati del Pd, così come hanno fatto i nostri colleghi romani, poi però ci hanno definito irresponsabili. Non siamo irresponsabili e lo dimostreremo in questo mese. Dialogo e correttezza sono stati tratti caratterizzanti della mia azione politica e penso che questo posa essere confermato dai colleghi. Per questo lancio un appello a tutti e ai tanti delusi del Pd e della sinistra: sosteneteci. Sono convinto che con l’election day e con il voto libero ci sarà la possibilità per il M5s di potere governare la Sicilia. Non ci fermeremo u secondo e daremo dinamicità e forza a una campagna elettorale non ancora decollata”.

Perché Di Paola e non Floridia, la candidata votata dalla base.
“Una scelta del presidente Conte, condivisa poi con tutto il nostro gruppo. Questa è una domanda da fare a lui, io ho sempre dato massima disponibilità al M5s”.

Temete ripercussioni sulle liste, ci sono già delle sirene da parte del Pd?
“Non mi risultano scontenti tra di noi, forse qualche posizione più critica ma è fisiologico. Queste ‘sirene’ sono il segnale della scorrettezza e dell’arroganza di una parte del Pd che in questo momento prova a cercare di portare via qualche nome. Sono comunque convinto che i miei colleghi abbiano la schiena dritta. Il Pd, piuttosto, guardi al suo interno dove un segretario provinciale, Villari, ha abbandonato per candidarsi con De Luca”.


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