Di Pietro lancia la Marano | "Alternativa di coraggio" - Live Sicilia

Di Pietro lancia la Marano | “Alternativa di coraggio”

Il segretario dell'Idv spiega le ragioni dell'appoggio alla candidatura della sindacalista, "distante da chi ha governato negli ultimi 11 anni" e lancia una proposta alla provincia di Trapani.

PALERMO – “Sostenere una candidata scelta in una situazione d’emergenza per una Sicilia in forte stato d’emergenza”. È questo il motto dell’Idv per le prossime elezioni regionali, in cui sosterrà la candidatura a presidente di Giovanna Marano. A conferma di ciò arrivano le parole del segretario del partito, Antonio Di Pietro, che si è detto rapito dal coraggio della Marano e del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“In molti ci hanno detto – dice l’ex magistrato – perché non vi univate? Ma unirci a chi? Per fare cosa? Se ci fossimo alleati con il centrosinistra in Sicilia ci saremmo trovati insieme a chi finora ha condiviso l’esperienza di governo con Lombardo. Ci riteniamo sempre una forza del centrosinistra, ma pretendiamo al suo interno un forte rinnovamento, che in questo caso non c’è stato. Siamo anche disponibili, sul piano nazionale, a partecipare anche alle primarie del Pd, ma prima vorremmo sapere con chi ci andremmo ad alleare e per quali programmi ed obbiettivi. In queste ore sto vivendo un’esperienza drammatica – peosegue Di Pietro -. Oggi l’Idv deve affrontare il caso di un giovane esponente del partito che è stato chiamato a rispondere delle proprie azioni alla giustizia. A differenza di altri, tuttavia, noi mettiamo alla porta le mele marce.”

La parola a Orlando: “In questi anni – spiega – abbiamo fatto opposizione come società civile. Quella di Giovanna Marano è la candidatura dei diritti, che vogliamo portare avanti con lo spirito dell’esperienza vissuta nelle scorse elezioni comunali a Palermo. Sarebbe la prima presidente di cui i siciliani non dovrebbero vergognarsi dopo due governi in cui i presidenti hanno dovuto lasciare la propria carica per problemi con la giustizia. Crocetta, Musumeci e Miccichè sono l’uno la fotocopia dell’altro, tutti espressione di potere del blocco che ha governato la regione negli ultimi 11 anni”.

“Io non ho una tessera di partito – continua Giovanna Marano – in questi anni mi sono occupata di ascoltare la gente. La Sicilia soffre una ferita profonda nel coro sociale. Il nostro è l’unico progetto politico alternativo, un progetto che viene dal basso e che ha bisogno di programmi nuovi e di facce nuove per poter tornare a dare nuova credibilità alla Sicilia. Trovo inquietante la poca serenità che c’è in questa campagna elettorale, in cui mi sono presa anche della scema, così come trovo inquietante che un esponente si picco della Provincia di Trapani sostenga che l’ente non è in grado di costituirsi parte civile nei processi di mafia”. Il riferimento è alla notizia di questi giorni che vede la Provincia regionale di Trapani rinunciare al proprio ufficio legale all’interno di cinque processi per mafia, escludendo di fatto alla possibilità di costituirsi parte civile. Sul caso Trapani è tornato anche Di Pietro, che si è offerto di pagare alla provincia le spese legali. “Se la provincia di Trapani – dice – non ha i fondi necessari per sostenere le spese legali, sarà Idv a farsi carico di questi costi”.


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