CATANIA – L’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo ha smentito le affermazioni del Comitato No Pua secondo cui Il Cru avrebbe declassato il Pua da piano urbanistico a piano di lottizzazione.
“Proprio oggi – ha detto Di Salvo – il Comune di Catania ha ricevuto per posta certificata il verbale del Consiglio regionale dell’Urbanistica da cui risulta in maniera inequivocabile che il progetto sulla variante adottata dal Consiglio Comunale di Catania viene considerato ‘meritevole di approvazione’. Il documento contiene poi alcune indicazioni da tenere in considerazione nella fase di redazione del successivo progetto attuativo, che dovrà comunque essere vagliato dall’organo competente. Una di queste riguarda il fatto che il piano di lottizzazione debba essere unico, come peraltro già previsto dalle norme della variante”.
“Insomma – ha aggiunto Di Salvo – non si possono prendere alcuni brani di un discorso che ha una sua congruenza e stravolgerne il significato adattandolo ai propri fini. Questo è l’esatto contrario dello ‘sbugiardare’ e non si fa un buon servizio ai cittadini”.
Di Salvo ha anche analizzato altri elementi del verbale del Cru, affermando che nel documento, senza ridimensionare i principali parametri della Variante, vengono fornite indicazioni per una migliore qualità ambientale del progetto che dovrà essere redatto e viene ricordato che, come previsto, il Piano attuativo di prossima redazione dovrà essere sottoposto a procedura Vas (Valutazione ambientale strategica).
“Nelle prossime settimane – ha concluso Di Salvo – valuteremo attentamente anche insieme con irappresentanti degli Ordini professionali e del comparto produttivo come interpretare le indicazioni del Cru. Domani intanto incontrerò a Palermo l’assessore al Territorio e all’Ambiente Croce per approfondire alcune questioni urbanistiche riguardanti la nostra città”.
La domanda che mi faccio da qualche anno è la seguente.
Un territorio come quello di (G e l a), con la sua estensione ed il comprensorio annesso: – (Niscemi, Caltagirone, Vittoria, Comiso, Licata, Butera) ecc. – Potrebbe far funzionare un CENTRO COMMERCIALE?
Eccome se funzionerebbe!!!!
Invece no!
Tutti sulla Catania/Gela appassionatamente!
A tutt’oggi GELA, non ha un centro commerciale, delle medesime dimensioni di quelli presenti nel territorio di Catania.
A mente ne conto già parecchi: “Porte di Catania”, “Zagare”, “I Portali”, “Centro Sicilia”, “Katanè”, “Auchan Catania e Misterbianco”, “Etnapolis”.
La mia, non è solo una domanda, ma soprattutto una riflessione a voce alta.
Minc…..ma sti santapaoliani accussì potenti sùùùù?!?
Facendo un’altra riflessione, non essendo del mestiere, a conti fatti in ogni provincia vi è almeno un centro commerciale, pur piccolo ma c’è.
Anche l’Outlet che ricade nel comprensorio di Tusa. Un’altro nel territorio dei Nardo ecc..
Quindi teoricamente Giancarlo Giugno dovrebbe avere il suo….gli stiddari il loro, zio Ciccio da San Miche di Ganzaria il suo, un’altro nel territorio di Ramacca….e così via.
Non fosse altro che ppè paccondicio vàà!!!…….ehehehehehehehe
Una poesia di Pietro Taormina recita accussì…
Fineru li tempi di lì babbiuna
chi si sintianu sperti e patruna
ora li tempi sunnu muderni,
è ura di finirila
di sintirisi patreterni.
Ormai lu populu apriu l’occhi
e finero li tempi di li balocchi,
ma ancora c’è quaccunu
chi nun si voli rassegnari
vulennu sempri cumannari.
(E per finire aggiungo…..)
Ma li cunti furunu sbagghiati
Liggi, Statu e Giustizia
di chi munnu e munnu lu so cursu fannu
e li mafiusi ca ficiru tantu dannu
n’dana cella fineru
senza addunarisinni!
Spero pubblichiate……no perchè, ultimamente mi moderate un pò troppo!
Dott. Condorelli, Le auguro buon lavoro.