CATANIA – C’è grande attesa per il debutto della XIX esima edizione del talk show “Insieme” capitanato da Salvo La Rosa in compagnia di un cast tecnico ormai rodato, perché – come afferma a Livesiciliacatania – “squadra che vince non si cambia”. Ecco i dettagli di un programma televisivo completamente made in Sicily.
XIX edizione di Insieme. Si riparte?
“Eh si. Abbiamo iniziato l’11 novembre 1994, mettendo “insieme” 2900 puntate tra 18 stagioni al chiuso, in teatro e 6/7 tournée estive; ripartiamo con entusiasmo lunedì 7 gennaio alle ore 21.10 in onda in diretta su antenna sicilia, canale 10 del digitale terrestre, in contemporanea su Sky al canale Blu 940, sul satellite internazionale e su streaming al sito www.antennasicilia.it”.
Che effetto ti fa avere un “figlio” di 19 anni?
“Per la verità ne ho altri due: Gianluca di 21 anni e Giuliano di 19. Ti confesso mi fa un effetto bello – racconta sorridente – perché mi dà il senso della vita che va avanti, che si trasforma che tende a migliorare, e ciò perché i figli danno una forza incredibile. Pensandoci bene, è cresciuto anche il terzo figlio, che sento una mia creatura ma la condivido con una squadra straordinaria, compatta da diversi anni. Attorno alla trasmissione lavorano ben 34 persone e quindi posso dire che è una piccola impresa. Nonostante la crisi e il dolore vissuto, ci rimettiamo tutti in moto con la sapiente regia di Natale Gennaro, con la speranza di un futuro migliore”.
Ci sono immagini di Insieme che porti con te?
“Tante, direi tutte. Ogni esperienza vissuta in trasmissione ha un suo perché ed ha lascito un ricordo. Ci sono state puntate più o meno riuscite, certamente, ma tutte importanti. Quella più bella, lo racconto spesso, fu improvvisata in occasione di un evento doloroso, la morte di Papa Giovanni Paolo II, un papa straordinario. Il lunedì, chiaramente, non andammo in onda ed il martedì venne l’idea di dare un’altra veste ai nostri comici. Ad ognuno di loro il compito di leggere o recitare una preghiera, una poesia scritta dal Papa. Furono invitati monsignor Luigi Bommarito, ex arcivescovo di Catania (negli anni in cui venne il Papa) e l’arcivescovo attuale, Monsignor Gristina. Ne è venuta fuori una puntata molto toccante, con record d’ascolti; ricordo si respirava un’atmosfera di preghiera, anche mistica direi. Realizzammo poi un dvd il cui ricavato fu donato alla Caritas per la creazione di strutture d’alloggio per senza fissa dimora”.
A proposito del tuo pubblico, sempre eterogeneo: grandi, piccini, professionisti e persone semplici ti seguono. Come te lo spieghi?
“Credo che la ragione sia data dalla semplicità: Insieme cerca di dialogare con tutti, in modo diretto, senza infingimenti e così facendo cattura l’attenzione di chi ama la comicità e si interessa al tempo stesso ai temi d’attualità che riguardano il sociale, la crescita, il lavoro. Il pubblico vede la semplicità e coglie la sicilianità. Nel nostro piccolo operiamo alacremente e penso non avrebbe senso fare concorrenza a Rai o Mediaset, due colossi. Insieme è una struttura forte che lavora sul territorio e per il territorio”.
E’ tempo di bilanci. Se Salvo La Rosa tornasse indietro cosa non farebbe e cosa ritiene vada ancora fatto?
“E’stato fatto tutto con grande passione e coraggio. Se ripenso a quando iniziai questo mestiere, beh allora era impossibile, mi dicevano in molti di mollare e invece … In tutte queste edizioni la gente ci ha dimostrato uno straordinario affetto che mi porta oggi a dire, “rifarei tutto”. Probabilmente, in questo momento storico, occorre stringere i denti e non mollare. La nostra terra, la sicilia lo merita e lo richiede e, tra l’altro, i numeri ci dicono di poter andare avanti, come stiamo facendo, ripartendo il 7 gennaio”.
Cosa avresti fatto se non fossi diventato conduttore?
“Non lo so, davvero. Dico sempre che <sono un ragazzo fortunato> perché sono riuscito a fare quello che sognavo. Da salesiano ho portato nel cuore un insegnamento: “essere buoni cristiani ed onesti cittadini”. Un principio semplice, in fondo, che ho cercato di mettere in pratica sin da ragazzino, impegnandomi in ciò che mi piaceva fare, dal giornalino di classe alle recite”.
Ci sono stati momenti “down”nella tua vita professionale?
“Ma certo. Ci sono stati momenti in cui si è insinuata la voglia di smettere soprattutto durante i primi anni della trasmissione ma la determinazione come anche il desiderio di rendere un servizio hanno avuto il sopravvento. Tutto questo è lo sprone per fare sempre di più ed infatti ripeto a me stesso che <ogni sera è un debutto>!”
C’è stato un modello di riferimento nella tua crescita professionale?
“Sicuramente. Due sono i nomi ai quali ho guardato: Pippo Baudo che è un amico oltreché un grande professionista e Renzo Arbore al quale mi rifaccio per la straordinaria capacità di interagire con i comici. Loro mi hanno molto ispirato. A questo aggiungo, però, che ognuno di noi è unico nel suo genere, con pregi, difetti e talento. Ecco, è proprio il talento che va scovato, capito, seguito”.
“Ad un giovane che venisse da te chiedendoti consigli, cosa diresti?
Non gli direi “cancia misteri” (cambia mestiere), come accade di solito. Nonostante le difficoltà legate a questa professione, soprattutto se svolta in Sicilia, gli consiglierei di ascoltare il suo cuore per capire se è una passione vera o una moda. Solo nel primo caso lo invoglierei a studiare, a lottare per coronare il suo sogno, pur restando con i piedi per terra. Posso dirti la mia esperienza personale: ancora giovanissimo scrissi il primo articolo, trattando il tema della pallanuoto. Ieri come oggi era il giornalismo era un ambito irto di ostacoli, difficoltà e in molti mi dissero di <cambiare mestiere> ma era la mia passione, appunto, ed ho continuato”.
C’è un po’ di gelosia da parte di tua moglie nei confronti di Enrico Guarneri – Litterio?
“Si, perché è un uomo! (Scherza). No, perché vede che ci vogliamo bene, ci rispettiamo ed abbiamo un dialogo costruttivo e poi perché si rende conto che la simpatia che viene fuori dalla coppia è d’aiuto al pubblico che ci ripete “grazie perché ci fate compagnia, da sempre!”
Qual è stato il punto di forza, il collante di questo rapporto che dura da oltre un decennio?
“La grande amicizia, la complicità: prima di essere coppia di spettacolo capace di far ridere e divertire chi ci segue, siamo amici. E l’uno sa che l’altro c’è e ci sarà sempre, in qualsiasi momento”.
Cosa ne pensi dello spot che ha visto protagonista Litterio?
“Noi lo manderemo in onda serenamente. Era già previsto che lo mandassimo in onda e non solo perché il protagonista è uno di noi ma soprattutto perché Litterio si è sempre occupato di temi sociali. Lunedì, infatti saranno ospiti della prima puntata il presidente Giuseppe LoBello e i componenti dell’associazione <<Cives Pro civitate>>. Tra l’altro, spero che lo trasmettano in tanti perché credo che la cultura della legalità, dell’antimafia, dell’onestà, dei comportamenti giusti vada diffusa in modo capillare. Spot di questo genere, fatti da personaggi popolari come Litterio riescono ad entrare anche nel cuore dei ragazzi che rappresentano il nostro futuro”.
Puoi anticiparci qualche chicca della XIX edizione?
“Si: confermati tutti i comici, con il graditissimo ritorno di Giuseppe Castiglia, impegnato negli ultimi anni in radio. Artisti, cantanti e musicisti nazionali si esibiranno sul nostro palco perché Insieme è riuscito a creare una credibilità attorno al prodotto, quali dischi da promozionare. Avremo Franco Battiato, Manuela Villa, Loredana Errore, Mario Venuti, i Modà e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Accompagnato dalla giovane mamma Desiree Ferlito, alla quale abbiamo portato fortuna, vi terremo compagnia fino alla fine di giugno e poi, poi si vedrà…”
Salvo, ti propongo un gioco: Fatti una domanda e datti una risposta, utilizzando un’espressione <<marzulliana>>.
“Non me l’aspettavo … ma ho preferito che sia stata tu ad intervistarmi! Allora, la mia domanda é: “Salvo sei contento e soddisfatto di ciò che hai fatto nella tua carriera professionale?” La risposta: “Certamente avrei potuto fare di più ma so di aver fatto tutto con impegno, passione e lealtà e quindi va bene così!”
Allora ‘avanti tutta’ – aggiungo prima di salutarlo – e ricordiamoci che questo è il 2013!