Differenziata, il Piano di Pierobon | Sicilia ultima, ma ecco le eccezioni - Live Sicilia

Differenziata, il Piano di Pierobon | Sicilia ultima, ma ecco le eccezioni

In una delibera di giunta, le direttive per i Comuni. Dove funziona la raccolta.

PALERMO – È stata approvata lo scorso 5 aprile la delibera di giunta con cui la regione Sicilia ha tracciato le linee guida da inviare ai comuni, per invertire la rotta sulla differenziata e ridurre la produzione dei rifiuti.

L’assessore Alberto Pierobon ha voluto inviare un vademecum agli amministratori dei comuni siciliani, al fine di fare squadra nell’affrontare questa problematica delicata. Dal documento emerge come la cattiva gestione dei rifiuti abbia avuto – e continua ad avere – ricadute gravi su vari settori fondamentali della nostra economia: dai differenti comparti del turismo (quello naturale e quello urbano) alla produzione agricola e alimentare. Oltre a questa serie di fattori negativi, l’assessore aggiunge, inoltre, come il rifiuto in sé possa passare da essere problema a risorsa. Le stime per il 2019 prevedono infatti che questo settore (nell’ambito del recupero e del riciclo) valga globalmente circa 1440 miliardi di euro.

Obiettivo 35 per cento

Da Pierobon non semplici linee guida quindi, ma anche la definizione di un importante e ambizioso obiettivo: portare la raccolta differenziata in Sicilia al 35%, partendo da quel 15,4 % di ora. Quello odierno infatti rappresenta un dato più che negativo, considerando che la regione si trova ai piedi delle classifiche nazionali, a metà del risultato del penultimo classificato (il Molise, con il 28%) e quattro volte e mezzo di meno rispetto al virtuoso Veneto (72,9%). Numeri sconfortanti, sicuramente, a cui fanno però eccezione una serie di realtà del territorio siciliano, in cui la raccolta differenziata viene già praticata con successo.

Differenziata: in quali Comuni funziona

Quindici sono i comuni virtuosi sopra i 15.000 (fra cui Marsala e Gela) che superano il 28% di differenziata.Fra i 20.000 e i 50.000 abitanti spiccano Misterbianco, Belpasso ed Alcamo che superano il 51%. Numeri oltre il 50% anche in ad Acate, Scordia, Menfi, cittadine dove si contano fra i 10.000 e i 20.000 abitanti. Fra i comuni più piccoli, infine, si distinguono realtà come quelle di Contessa Entellina, Roccamena, Campofiorito e Giardinello (80%), San Michele di Ganzaria, Licodia Eubea, Delia, Pantelleria e Vizzini (oltre il 67%).

Musumeci premia i “virtuosi”

Cifre in controtendenza che fanno rallegrare anche il Presidente della Regione Nello Musumeci, intervenuto in occasione della consegna dei riconoscimenti agli enti locali virtuosi per il riciclo dei rifiuti che si svolgerà domani (giovedì 12 aprile), a partire dalle ore 10.30, al Centro fieristico ‘Le Ciminiere’ di Catania: “Premiamo i Comuni siciliani che rappresentano un modello di riferimento per la raccolta differenziata, anche nella speranza che possa essere da stimolo per tutte le altre amministrazioni che fanno precipitare l’Isola all’ultimo posto in Italia”.

“Vogliamo valorizzare – aggiunge Musumeci – le buone pratiche di raccolta differenziata di oltre cento Comuni e i loro modelli di successo che consentono a cinquecentomila siciliani di vivere in un contesto civico ed ecologico di livello europeo per la gestione dei rifiuti. Ma questa mappa a macchia di leopardo deve essere colmata con l’impegno di tutti, a cominciare delle grandi città capoluogo”.


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