Diffida della Regione alla Rap| Norata: "Sono esterrefatto"

Diffida della Regione alla Rap| Norata: “Sono esterrefatto”

Commenti

    Esterrefatti è con le “tasche” piene siamo noi palermitani

    In questa querelle si vede solo come sempre che chi crea problemi non solo i palermitani, non è la monnezza ma chi dovrebbe gestire la raccolta la discarica con il pre trattamento. Se il ns impianto di tmb non funziona bene chiederei al sindaco cosa abbiamo riposto in discarica?

    Esterrefatti sono i cittadini ai quali continuate a chiedere di pagare la Tari a fronte di nessun servizio. Esterrefatti sono gli onesti che si fidano della vostra gestione. Esterrefatti sono chi è contro il pizzo ma lo deve pagare per legge.

    Hanno distrutto volutamente, gli ato rifiuti che in parte erano pubblici, con propri mezzi e uomini, ora non resta che rap,con annessa,discarica, e la magistratura che sta a guardare, che dio possa aiutare questa splendida Sicilia, ma per certi versi sfortunati.

    La Regione dovrebbe diffidare il 70% dei palermitani che inzozzano la propria citta’ come se non ci fosse un domani. Vergogna!

    La cosa ancor più strabiliante della questione è il totale silenzio di certe associazioni ambientaliste di peso che da sempre scansano il tema inquinamento-discariche e si svegliano solo quando si parla di impianti anche di quelli che sono totalmente compatibili con l’ambiente. gatta ci cova!

    Esterefatti siamo noi cittadini che paghiamo una Tari tra le più care d’Italia per avere una città invasa da rifiuti e topi! Ma di cosa parliamo?

    Fuggire via è l’unica soluzione attuabile!

    Noi a palermo paghiamo profumatamente per un servizio di raccolta e pulizia della città che fa pena

    Io sono esterrefatto per come si gestione la raccolta differenziata a Palermo. Sono esterrefatto della sporcizia che c’è nelle strade. Sono esterrefatto dei cumuli di rifiuti. Per la Rap la responsabilità è sempre degli altri. Adesso con il nuovo DG Troverà sicuramente una discarica e Norata resterà esterrefatto.

    La mia sarà una fissazione ma continuo a chiedermi perché mai negli ecologisticamente evoluti paesi del centro e nord Europa si utilizzano efficienti termovalorizzati, mentre qui si tira avanti a furia di discariche ed inefficienza. Cui prodest?

    Estrefatti siamo noi palermitani che da decenni assistiamo allo scarica barile di voi incapaci amministratori!!! Assunetevi le vostre responsabilità privatizzate all’azienda fate lavorare i dipendenti mantenere pulita la città ALTRIMENTI ANDATE A CASA E SMETTETE DI INTASCARE STIPENDI E AUMENTARE LE TASSE PER COPRIRE I BUCHI CHE CREATE.

    Norata, svegliati!! La Regione si para il sederino con la Corte dei conti e ti lascia con il cerino in mano.

    La Regione dovrebbe diffidare i palermitani che continuiamo a pagare la Tari.

    Esterefatto? Palermo sta vedendo di tutto. I grandi direttori generali della RAP stanno fallendo e la tattica di esternare per primo per darsi ragione non sta funzionando. La diffida della Regione ne è una dimostrazione. Una sindacatura logora, stanca, antiquata. Ecco quello che percepisce la gente di strada. Cambiamento ora!!!!

    E’ incredibile come la RAP si dichiari sorpresa per un’ordinanza che impone di eliminare i problemi che hanno condizionato il funzionamento dell’impianto e che sono la causa dei respingimenti dei rifiuti da parte delle discariche. Questo dimostra che ha ragione l’Assessorato quando chiede che l’impianto (ma io credo la RAP tutta) debba trovare personale in grado di gestire l’impianto. E la smetta Catania di dire che l’unico problema sia che si vogliono chiudere gli impianti pubblici a favore di quelli privati. Chieda, invece, di dimostrare alla RAP di sapere fare il proprio mestiere e ci metta i soldi.

    Esterrefatti siamo noi cittadini che continuiamo ad assistere impotenti alle continue negligenze in tema di raccolta e smaltimento (corretto) dei rifiuti urbani e continuiamo, al contrario, a sopportare la dilagante emergenza connessa senza che ci sia mai stato (da anni a questa parte!) qualcuno che ne abbia individuato le responsabilita’! E’ difficile dirlo ma doveroso: se non siete capaci d i m e t t e t e v i. Rimane strano anche il fatto che, nonostante le continue pagine di giornali riempite da capaci giornalisti Palermo e’ diversa da Roma.

    E stando allo Statuto non mi sembra che la RAP sia pubblica!!!

    La Rap va messa in liquidazione e si esternalizzino i servizi. Solo allora funzionerà la raccolta

    Allontanare gli incompetentiche hanno consentito la diffusione di bettole e movida varia senza programmare il potenziamento e l’adeguamento del servizio (via Archimede). A Palermo non esiste il minimo di coordinazione e programmazione.

    Vi dovreste vergognare altro che….

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E allora? Dov'è la notizia se tutto rientra nella norma. Ebbene, questo è il mese dell'ipocrisia (avete presente la valanga di "auguri" urbi et orbi?), quindi ci sta tutto e calza a pennello lo stupore per il "caro voli" che, invece è un fatto ordinario e ricorrente. Che Natale sarebbe senza l'albero, il presepe, il panettone e i politici che si stracciano le vesti per il caro voli? E, ovviamente, l'informazione che torna a battere sugli stessi tasti, stavolta con la piccola variante del concorso. Ok, tranquilli, passerà. Ma tornerà puntualissimo a Pasqua, insieme alla colomba e alle uova. Insomma, qual è la novità?

Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

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