"Divide et Impera": un libro sulla separazione delle carriere

“Divide et Impera”: un libro sulla separazione delle carriere

Il libro di Pietro Gurrieri
RETI DI GIUSTIZIA
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PALERMO – Presso la Sala Piersanti Mattarella dell’Assemblea regionale siciliana, si è tenuta la presentazione del volume Divide et Impera. La separazione delle carriere e i rischi di eterogenesi dei fini di Pietro Gurrieri, promossa da Reti di Giustizia.

All’incontro, tutti i relatori – ciascuno dal proprio punto di vista istituzionale, politico e sindacale – hanno annunciato la volontà di attivare sin da subito ogni percorso di mobilitazione in vista del referendum di marzo sulla riforma Nordio.

L’incontro su Divide et Impera

Giuseppe Tango, giudice del lavoro del Tribunale di Palermo e componente della Giunta esecutiva nazionale dell’ANM, ha smontato “uno per uno i falsi miti della riforma”, evidenziando come essa non risolva i reali problemi della giustizia e come l’Associazione Nazionale Magistrati non difenda “interessi corporativi”, ma “i diritti dei cittadini”.

Poco prima, introducendo i lavori, il vicepresidente dell’ARS Nuccio Di Paola (M5S), aveva ricordato l’impegno del Movimento nella battaglia parlamentare contro la riforma e la recente manifestazione al Teatro Massimo con il Presidente Giuseppe Conte, Roberto Scarpinato e Federico Cafiero De Raho, prefatore del volume.

Il presidente della Commissione Antimafia dell’ARS Antonello Cracolici (PD) ha definito la riforma “un attacco alla Costituzione” richiedendo “una mobilitazione straordinaria e unitaria”. Mentre Alfio Mannino, segretario generale Cgil Sicilia, ha confermato che la Cgil sarà “in prima linea” a partire da gennaio in tutti i territori della Regione.

Anche il deputato regionale Ismaele La Vardera (Controcorrente) ha annunciato un convinto sostegno al “No”, formalmente già deliberato dal suo movimento, saldando nel proprio intervento la questione referendaria a quella morale.

“Contrasto con l’impianto istituzionale”

Nel suo intervento conclusivo, l’autore Pietro Gurrieri ha ricondotto la riforma Nordio all’interno di “un più ampio disegno politico” che comprende premierato e autonomia differenziata. “In aperto contrasto con l’impianto costituzionale”. Gurrieri ha richiamato l’analisi comparata contenuta nel volume, evidenziando come nei Paesi dove le carriere sono separate il pubblico ministero risulti sempre dipendente o condizionato dall’esecutivo.

“Si stravolge così il modello pensato dai costituenti – ha affermato – un modello saggio, che in molti Paesi europei viene oggi guardato come esempio di equilibrio e garanzia”. L’autore ha concluso sottolineando la necessità di “un grande sforzo di comunicazione verso i cittadini”, che sarebbero “i primi a essere discriminati” qualora la riforma fosse approvata. E in questo senso, ha presentato anche un secondo volume uscito negli ultimi giorni, dal titolo: “No alla riforma Nordio. Vademecum per il referendum sulla separazione delle carriere”, uno strumento più agile a disposizione dei comitati e dei territori.


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