PALERMO – La notizia è inaspettata e forse per questo ancora più sorprendente: il Decreto Aiuti approvato oggi dal Senato e che adesso andrà alla Camera per il disco verde finale contiene anche un “regalo” per Palermo. O meglio, un triplo regalo visto che il maxi-emendamento (che ha accorpato quelli del capogruppo di Italia Viva Davide Faraone e di Nicola Calandrini di Fratelli d’Italia) contiene più di una buona notizia.
La più eclatante è che Palermo non sarà più costretta ad aumentare l’Irpef nel 2022: un aumento dell’aliquota previsto dal piano di riequilibrio scritto dalla precedente amministrazione comunale e che valeva diversi milioni di euro ma che adesso potrà essere evitato, visto che i soldi stanziati dallo Stato nella vecchia legge di Bilancio potranno essere utilizzati anche per coprire i “debiti finanziari”. Inoltre il comune di Palermo non sarà più obbligato ad approvare il bilancio di previsione 2021-2023, visto che basterà il consuntivo, e avrà un mese in più per riscrivere con Roma il piano di riequilibrio (il termine passa dal 28 febbraio al 31 marzo 2023).
“Col mio emendamento prevediamo un intervento importante per le casse del comune di Palermo, costruito con il Sindaco Roberto Lagalla e l’assessore al Bilancio Carolina Varchi- esulta Davide Faraone di Iv – Naturalmente spetterà al nuovo governo riprendere il patto per Palermo che avevamo avviato col governo Draghi, drasticamente interrotto da una scellerata crisi di governo”.
“È un emendamento importante che consentirà al comune di rispettare la roadmap che la nostra Amministrazione ha stabilito per mettere in regola i conti della città – dice il vicesindaco Carolina Varchi di Fratelli d’Italia – Il nostro partito, grazie alla tenacia del nostro gruppo in Senato, ha contribuito ad accogliere le istanze della città. Ringrazio i tecnici che ci affiancano e che hanno immaginato con noi queste soluzioni, poi tradotte in emendamento, ringrazio Iv e tutte le forze politiche che hanno contribuito allo sforzo necessario per tirare Palermo fuori dall’isolamento istituzionale in cui era sprofondata negli ultimi anni. Riusciremo a riscrivere il piano di riequilibrio senza aumentare le tasse”.
Le reazioni
“Grazie al lavoro svolto in Senato da Davide Faraone e alla sinergia con il sindaco Roberto Lagalla e il vicesindaco Carolina Varchi, Palermo potra’ evitare l’aumento dell’Irpef nel 2022. L’approvazione dell’emendamento al Dl Aiuti, passato a Palazzo Madama, consentira’ infatti di evitare un inasprimento della pressione fiscale in un momento critico come quello che viviamo e getta le basi per riscrivere il pessimo piano di riequilibrio voluto dalla precedente amministrazione”. Lo dice Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo a Sala delle Lapidi, commentando l’approvazione dell’emendamento al Decreto Aiuti bis avvenuta in Senato. “Un sospiro di sollievo per tutti i palermitani, ma soprattutto la dimostrazione della bonta’ del lavoro che la maggioranza sta portando avanti al Comune per rilanciare la nostra citta’”, aggiunge.
“Dopo mesi di incertezza, l’approvazione dell’emendamento sul Dl aiuti é una buona notizia per le precarie condizioni economico-finanziarie del Comune di Palermo – dice Ugo Forello di +Europa – Certo, a dieci giorni dalle elezioni nazionali e regionali é un atto di favore che assume anche profili propagandistici ed elettorali. Adesso, si attende la firma dell’accordo con lo Stato, anch’essa in profondo ritardo, per sbloccare gli altri 180 milioni di contributi. L’addizionale Irpef per il 2022 non aumenterà anche se, per l’approvazione del bilancio 22-24, il Consiglio Comunale potrebbe essere chiamato a deliberare un’addizionale Irpef per il 2023 più che raddoppiata. Il bilancio di previsione 2022, in fase di redazione, rimane comunque un atto finanziario ridotto all’osso, dove non ci sono fondi e risorse comunali per implementare la spesa e con la sola novità dell’aumento di due ore a favore dei dipendenti part-time. Ancora tanta strada si dovrà fare per tornare ad una situazione di normalità, ma il Consiglio Comunale é comunque pronto a deliberare gli atti propedeutici al bilancio e i conseguenziali atti previsionali, valutando ogni e possibile soluzione per migliorare lo stato di salute della casse comunali, nell’interesse dei cittadini”.