Domani a Palermo sbarcano in 221 | Pronta la macchina dell'accoglienza - Live Sicilia

Domani a Palermo sbarcano in 221 | Pronta la macchina dell’accoglienza

Viaggiano a bordo del pattugliatore 'Sirio'. E il sindaco di Pozzallo protesta: "Non ce la facciamo più".

gli immigrati sono tutti di nazionalità siriana
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PALERMO – Arriverà domani mattina, alle 8, al porto di Palermo, il pattugliatore ‘Sirio’ della Marina militare con a bordo 221 migranti, tutti di nazionalità siriana. Tra loro 49 donne e 73 minori. ‘Sirio’, che ha soccorso i migranti nelle acque del canale di Sicilia, ha fatto tappa a Porto Empedocle, dove è sceso un minorenne che era troppo debilitato per proseguire il viaggio. Il bambino è stato ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. A Palermo la macchina organizzativa per l’accoglienza dei profughi è pronta: sul molo del porto, oltre alle forze dell’ordine e ai volontari della Caritas, ci saranno 20 tra medici, pediatri, ginecologi, infermieri, psiiologi e mediatori culturali dell’Azienda saniatria provinciale.

*Aggiornamento ore 20.36
“Pozzallo è allo stremo. Non ce la fa più”. É lo sfogo del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, dopo la protesta di oggi, di fronte al municipio, di 32 minori che si sono rifiutati di trasferirsi dai locali della canonica della Chiesa del Santissimo Rosario (dove sono ospiti da mesi), nei locali del Palazzetto dello Sport dove si trovano già altri minori, di nazionalità differente. Ed é proprio questo il motivo per cui i giovani africani non hanno voluto lasciare i locali della canonica, per non condividere il proprio spazio vitale con gli egiziani. “Io, il mio staff, chi gestisce il cpa di Pozzallo, siamo stanchi di dover fare i conti, continuamente, con situazioni come quelle di oggi – afferma il sindaco – Noi facciamo di tutto per farli sentire a casa propria, per non fargli mancare nulla e poi reagiscono così di fronte a una mia decisione? Che non è stata presa per fare un dispetto a qualcuno, ma solo perché era necessario”. E aggiunge: “Tra non molto riprenderanno le attività di catechismo, le lezioni del coro e quei locali servono”. Per evitare ancora disordini, il sindaco ha deciso, per questa volta, di accontentarli, almeno per un altro po’ di tempo. “Ma prima o poi dovremo spostarli da lì anche se – continua amareggiato – sono mesi che io e il mio capo di gabinetto cerchiamo una soluzione per questi ragazzi, chiamando tutti i centri della Sicilia e dell’Italia e la risposta è sempre uguale: nessuno ha posti disponibili. Nemmeno noi, per non parlare poi del fatto che tutte le energie della mia amministrazione si stanno concentrando solo e soltanto sul fenomeno immigrazione, e una città non é fatta solo di questo, ci sono altri problemi da affrontare che sto trascurando per quest’emergenza che non è più emergenza, ma ormai ordinaria amministrazione e non me lo posso permettere”


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