Ecco il primo town meeting | La parola ai cittadini - Live Sicilia

Ecco il primo town meeting | La parola ai cittadini

Si tratta di un forum di discussione aperto ai cittadini su temi di interesse pubblico. Il primo si terrà domani e verterà sulle pedonalizzazioni, ma ce ne saranno anche altri su decentramento, raccolta differenziata, riqualificazione della costa.

PALERMO – Pedonalizzazioni, riqualificazione della costa, decentramento amministrativo e raccolta differenziata, oltre a un quinto tema ancora da stabilire. Saranno questi gli argomenti al centro degli Electronic Town Meeting promossi dal Comune di Palermo per coinvolgere i cittadini nelle decisioni sul futuro della città. Il primo incontro si terrà domani dalle 9.30 alle 15.30 nello spazio Perriera dei Cantieri culturali alla Zisa ed è stato presentato stamattina a Palazzo delle Aquile dall’assessore alla Partecipazione, Giusto Catania, e da Simone Lucido dell’associazione Next, che fa parte della rete temporanea di imprese (insieme a Easy e a Clac) che ha vinto l’appalto per l’organizzazione. Introdurrà la prima giornata di domani, dedicata alle pedonalizzazioni, l’assessore al Centro Storico, Agata Bazzi.

I town meeting sono forum di discussione su temi di interesse pubblico e possono essere ‘aperti’, ossia basati sulla partecipazione diretta di tutti gli abitanti, oppure ‘rappresentativi’, in cui alcuni cittadini selezionati dopo centinaia di interviste si confrontano grazie al sostegno della tecnologia. È il caso di Palermo, dove i gruppi di discussione saranno coadiuvati da due software, uno messo a disposizione dalla Regione Toscana (che si è perfino dotata di una legge in materia) e un altro finanziato dall’Unione Europea. “Non sarà un’esperienza effimera e limitata ai cinque incontri – dice l’assessore Catania – ma un esempio innovativo di democrazia partecipativa, con il quale investiamo non solo sul contenuto ma su una prospettiva futura, su un metodo di fare amministrazione. I funzionari comunali parteciperanno agli incontri per apprendere le procedure e applicare i town meeting anche in futuro in perfetta autonomia”.

I forum di discussione si svolgono in tre fasi: una prima di presentazione e approfondimento del tema generale; una seconda di discussione in gruppi da dieci persone (un funzionario comunale, un rappresentante delle ats e sette-otto cittadini); e una terza in cui i temi sintetizzati vengono riproposti in forma di domanda ai partecipanti, che si possono esprimere votando individualmente grazie a un telecomando. Le preferenze espresse col televoto vengono registrate all’interno di un instant report finale. Ogni gruppo di discussione è coordinato da un moderatore e ha a disposizione un pc portatile che trasmette a un server centrale i risultati delle discussioni ai tavoli. Una cosiddetta “squadra dei temi” (theme team) riceve i diversi commenti dai tavoli ed elabora la sintesi finale e le domande da sottoporre al televoto. L’instant report viene poi portato all’attenzione dell’amministrazione che dovrà tenerne conto in fase di elaborazione di delibere e provvedimenti sui temi affrontati.

Nel caso delle pedonalizzazioni, ad esempio, sono stati intervistati centinaia di portatori d’interesse fra residenti, commercianti, gestori di locali e rappresentanti di comitati e associazioni. Gli etm sono stati pubblicizzati anche attraverso il volantinaggio e passeggiate di quartiere ad hoc. Fra i diversi stakeholder è stato selezionato un centinaio di cittadini fra coloro che hanno presentato un’esplicita richiesta di partecipazione. L’argomento di domani sarà sviscerato in due diverse sessioni: come vanno fatte le pedonalizzazioni (regole, obiettivi, ostacoli, benefici) e a quali categorie convengono. Si parlerà anche di piste ciclabili, intermodalità, qualità della vita e spazi per i bambini. Eventuali idee o novità per nuove isole pedonali, oltre a quelle già inserite nel Piano Urbano del Traffico, saranno proposte e messe al voto dagli stessi cittadini: “Ed è questa la più grande novità dei town meeting – commenta Catania –. L’amministrazione non impone un documento prestampato da ratificare ma prende atto di una relazione che sintetizza la volontà dei palermitani”.

 


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