CATANIA – Non ce l’ha fatta Giuseppe Scarso, l’ottantenne siracusano dato alle fiamme da ignoti in casa sua la notte del primo ottobre. L’anziano è morto mercoledì all’ospedale Cannizzaro di Catania. Disposta dalla Procura etnea, si attendono gli esiti nelle prossime ore. Per i funerali dell’anziano bisognerà attendere la prossima settimana, verranno celebrati a Siracusa. ‘Don Pippo’, per tutti, era ricoverato al centro di Rianimazione dell’ospedale catanese a causa delle complicanze polmonari e delle varie infezioni causate dalle ustioni di terzo grado su viso, testa, collo, la parte superiore del dorso e delle spalle. Solo venerdì era uscito dal coma, dimostrando tempra e destando speranze nei familiari. Ma come sottolineato dal nipote Salvo: “Purtroppo era solo il cosiddetto risveglio premorte”. La morte dell’uomo modifica i capi di imputazione cui i responsabili (attualmente ignoti) dovranno rispondere. Gli uomini della squadra mobile continuano a indagare, per risalire all’identità di chi ha materialmente cosparso di liquido infiammabile l’anziano.
Nel fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Siracusa dopo l’aggressione subita il 1 ottobre scorso da Giuseppe Scarso, 80 anni, al momento figurano tre indagati. Sono i tre giovani che sono stati individuati dopo il pestaggio. Scarso è morto all’ospedale Cannizzaro in seguito alle ferite riportate dopo la brutale aggressione: picchiato e poi dato alle fiamme. L’ipotesi di reato, con la morte dell’anziano, è passata dunque da lesioni aggravate a omicidio. (ANSA).
