Donne e sport al Coni - Live Sicilia

Donne e sport al Coni

La manifestazione
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Donne e sport: un binomio che ormai va sempre più di moda. Tanti i campi in cui le donne si confrontano con attività sportive e non solo. Questa mattina, nella giornata delle donne, presso la sede del Coni Sicilia, si è svolto un confronto diretto tra alcuni personaggi femminili dello sport e la stampa. Un confronto genuino, sincero, un’occasione anche per accendere i riflettori su tutte coloro, che a vario titolo, nel proprio ambito di lavoro, contribuiscono a promuovere la cultura dello sport. A ogni personaggio è stato accostato un giornalista che ha potuto quindi rivolgere delle domande e delle curiosità sul settore in questione. Live Sicilia ha “stretto amicizia” con Antonella Matina, rappresentante dell’associazione medici italiani donne. Si è parlato di medicina, della prevenzione in vista delle varie attività sportive, delle cure specifiche che possono contribuire a migliorare la propria attività. Live Sicilia ha parlato del binomio medicina e sport, ma spesso quest’accostamento può essere visto anche in termini negativi, quindi doping. Un fenomeno che spesso contraddistingue alcuni sport maschili, ma che ultimamente si sta concentrando anche sul campo femminile.

La dottoressa Matina ci ha risposto così: “Un fenomeno triste che purtroppo sta interessando anche alcuni campi dello sport femminile. Doping è barare, doping è avvantaggiarsi illegalmente. Doping è anche stare male, alla lunga. Il consiglio che io posso dare ai giovani – sottolinea – è quello di non fare mai uso di queste sostanze, alla lunga possono anche ucciderti, e di casi ne abbiamo avuti”. Presente alla discussione anche Lilia Malaja, ex cestista russa. La Malaja, oltre per i suoi ottimi risultati con il Basket, è diventata celebre anche per la sentenza Malaja (come la legge Bosman nel calcio, ndr) che ha aperto il mercato degli extracomunitari. “Ho lottato tanto – racconta a Live Sicilia – e alla fine ho vinto, ma non solo io, ma tutti quelli che erano nella mia stessa posizione. Sono stata trattata male, ma in molti mi hanno rispettato e mi hanno aiutato per una cosa giusta, lecita, che ha rivoluzionato il mondo della pallacanestro. Adesso è cambiato quasi tutto, sono orgogliosa di avere dato un giusto contribuito alla causa, le donne quando ci si mettono sanno fare grandi cose e portano avanti grandi battaglie”.


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