Dramma a Lampedusa, bimbo di cinque mesi annega in mare - Live Sicilia

Dramma a Lampedusa, bimbo di cinque mesi annega in mare

L'isola presa d'assalto. Il parroco: "Situazione tragica"

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Tragedia del mare a Lampedusa, isola che in queste ore è stata presa d’assalto dai migranti. Un neonato di cinque mesi è morto dopo essere finito in acqua poco prima dell’arrivo dei soccorsi della guardia costiera. la tragedia è avvenuta fuori dal porto. La barca con i migranti si è rovesciata durante la navigazione, poco prima dell’arrivo dei militari della Capitaneria che hanno salvato tutte le persone finite in acqua, tranne il piccolo di 5 mesi. La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, mentre la mamma del neonato si trova all’hotspot di contrada Imbriacola. La polizia ha chiesto, per la donna, un supporto psicologico.

Barchino salpato da Sfax

La mamma del neonato è originaria della Guinea. Si tratta di una minorenne che viaggiava, assieme ad altre 45 persone, su un natante salpato da Sfax, con la sorella, il cognato e il nipotino. La carretta, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della motovedetta della guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata. I poliziotti in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola, assieme alle psicologhe del centro, stanno adesso valutando se sia più opportuno trasferire la donna e i suoi familiari con un aereo o con il traghetto di linea affinché restino in provincia di Agrigento e siano presenti quando la salma del piccolo, al momento sotto sequestro, verrà trasferita a Porto Empedocle.

Caos al molo Favaloro

Soccorsi e sbarchi autonomi di migranti, intanto, proseguono senza sosta dopo i numeri record di martedì. Nel corso della giornata ci sono stati infatti 110 approdi per un totale di 5.112 persone. Dalla mezzanotte sono stati registrati fino ad ora altri 23 arrivi con quasi mille persone. Al momento, al molo commerciale, ci sono decine e decine di migranti, giunti con diverse imbarcazioni, tutti ammassati: sarà impossibile stabilire con quale barchino siano arrivati sull’isola. Soccorritori e forze dell’ordine sono allo stremo: sono stati segnalati altri barchini in viaggio, ma anche migranti già sbarcati sulla terraferma.

I trasferimenti

Quattrocentotrentacinque dei 700 migranti imbarcati da Lampedusa sul traghetto di linea Galaxy dopo l’approdo a Porto Empedocle saranno trasferiti in altre località, anche fuori dalla Sicilia. Saranno 185 quelle che partiranno per il Veneto, altri 250 invece verranno trasferiti in Lombardia. A dare l’avvio al piano di smistamento, per evitare che si sovraccarichi la tensostruttura di Porto Empedocle dove stamani c’erano 300 persone, è stata la Prefettura di Agrigento. Domattina 30 minorenni non accompagnati verranno spostati a Rosolini (Siracusa) e altri 180 in Campania.

Barbagallo: “Il governo sbaglia”

Nel frattempo si infiamma la polemica politica. Ad aprire le danze è il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. “L’Isola è allo stremo, l’angoscia e il turbamento per tutto questo è indicibile. Sottolineo l’estrema abnegazione delle forze dell’ordine impegnate a Lampedusa nel salvare vite e al contempo a garantire la sicurezza dei cittadini e dei migranti stessi. Ma a mancare, lo diciamo da tempo, è la politica. Quella del governo che sul tema immigrazione ha sbagliato tutto”, dichiara il segretario regionale del Pd.

Catanzaro: “Schifani intervenga”

“Lampedusa è nuovamente al collasso. Gli arrivi nell’isola nelle scorse ore hanno toccato numeri record e di fronte all’appello lanciato dal sindaco al governo nazionale per fornire assistenza immediata, è assolutamente necessario aggiungere una forte sollecitazione da parte del governo Schifani”. Lo dichiara oggi il capogruppo Pd all’Ars, Michele Catanzaro. “Schifani non può rimanere in silenzio di fronte a questa emergenza che tocca ognuno di noi – dice Catanzaro –  deve richiamare Roma alle sue responsabilità”.

“L’Apocalisse”

“La situazione a Lampedusa è “tragica, drammatica, apocalittica. A Lampedusa non si smaltisce nemmeno la spazzatura, l’acqua per l’isola arriva dalla terraferma. La Croce Rossa ha scorte, ma se arrivano in 3.400 al giorno, tra di loro litigano anche per l’acqua. Siamo tutti in allerta e anche il vescovo è costernato”. Lo dice il parroco dell’isola, don Carmelo Rizzo in una intervista al portale Stranierinitalia.it.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI