Cocaina da Calabria e Campania| I nomi degli arrestati -VIDEO - Live Sicilia

Cocaina da Calabria e Campania| I nomi degli arrestati -VIDEO

Grossisti, corrieri e spacciatori. Ecco come Palermo è stata riempita di droga.

PALERMO – Sedici persone coinvolte nell’indagine, ognuno con un proprio ruolo. Arresti domiciliari per Giuseppe Cutino, 31 anni, e Antonio Napolitano, di 25. Sarebbero gli spacciatori che raccoglievano le ordinazioni dei clienti.

Tutti gli altri quattordici indagati sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. A cominciare da Alessandro Bronte, 32 anni, e Antonio Napolitano, 35 anni, che in carcere c’erano già da dicembre 2015. I loro nomi facevano capolino nella nuova mappa del mandamento mafioso di Porta Nuova in cui Teresa Marino faceva rispettare le direttive del marito detenuto, il capomafia Tommaso Lo Presti.

“In società” con Bronte e Catalano avrebbe lavorato Angelo Scafidi, 30 anni, più volte pedinato a Napoli dove si era recato, assieme ai suoi soci, per caricare la droga da vendere a Palermo. La cocaina veniva tagliata in un garage e immessa innanzitutto nel mercato di Ballarò. Nel 2014 fu registrata una conversazione in macchina fra Scafidi e Bronte. Parlavano di 250 mila euro e poi di 950 mila: “E mi dice non me ne mandare se non ti arrivano prima le cose”.

I palermitani erano in contatto con i grossisti napoletani Ciro Spasiano e Dario De Felice. In carcere finiscono anche gli spacciatori. Giuseppe Rosciglione, 37 anni, di professione pasticciere, è accusato di avere comprato duecento grammi di cocaina al prezzo di dieci mila euro. Dall’inchiesta è venuta fuori l’esistenza di una seconda organizzazione. A Francesco Ferrante, 57 anni, Gaetano Rubino, 37 anni, e al calabrese Cristian Gambino viene contestato di avere trasportato a Palermo quasi due chili e mezzo di cocaina, undici mila dosi. Gambino sarebbe stato il fornitore, Rubino il corriere e Ferrante l’acquirente finale.

Un altro carico di droga – cinque chili di cocaina al prezzo di 42 mila euro al chilo – sarebbe stato comprato dal calabrese Giuseppe Saltalamacchia dai palermitani Carlo Arculeo, 56 anni, e Salvatore Peritore, 50 anni. Quest’ultimo, nell’agosto 2014 fu fermato dai poliziotti con 93 mila euro in contanti dei quali non diede alcuna giustificazione. Dopo questa grave perdita economica Peritore e Ferrante sarebbero divenuti soci per importare cocaina da alcuni trafficante di Vibo Valentia. Nell’affare sarebbe entrato in gioco anche Gambino, titolare di una ditta di autotrasporti. L’8 febbraio 2015 gli agenti della Narcotici fermarono un suo mezzo. A bordo c’erano due chili e mezzo di cocaina.

Infine ci sono i due albanesi irreperibili, Xhebraj e Zgjana, che per un periodo hanno avuto base operativo nel ragusano. A loro si deve l’arrivo in città di alcuni grossi carichi di marijuana.

La conferenza stampa

“Sono stati sgominati due sodalizi palermitani che si approvvigionavano a di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente in Campania e Calabria. Sono stati eseguiti numerosi sequestri. Le due bande riuscivano a dare risposte ad una forte domanda di droga sempre maggiore e riuscivano a soddisfare una clientela palermitana abbastanza variegata”. Lo dice Rodolfo Ruperti capo della squadra mobile di Palermo commentando l’operazione antidroga nel capoluogo.


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