Uomini della Direzione investigativa antimafia (Dia), in collaborazione con le forze di polizia in Germania e Romania, hanno eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione riguarda i due Paese europei e le province di Messina, Catania e Palermo. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Messina su richiesta della Dda, a conclusione di un’indagine che ha consentito di individuare un traffico di stupefacenti, in particolare cocaina, gestito da un’associazione criminale operante attraverso una rete di collegamenti tra diverse persone.
L’indagine nasce dalla ricerca dei fratelli Mignacca, latitanti condannati all’ergastolo per associazione mafiosa, omicidio e altro, appartenenti al gruppo mafioso del messinese dei ‘tortoriciani’. Sono 23 le persone complessivamente indagate. Tra gli arrestati anche un appartenente al clan Santapaola di Catania. Nel corso delle indagini è emerso un progetto di attentato nei confronti di un esponente delle forze dell’ordine.
Le persone arrestate oggi dalla Dia nell’operazione Gazzana avevano creato una rete criminale per far arrivare grandi quantitativi di droga da Palermo e Catania e poi la spacciavano nella zona tirrenica del messinese in particolare a Patti, Capo D’Orlando e Gioiosa Marea. Durante le indagini, attraverso le intercettazioni, è emerso che il gruppo criminale voleva eliminare un esponente delle forze dell’ordine della zona tirrenica del messinese che stava ostacolando la loro attività criminale. Gli indagati avevano anche dei collegamenti in Romania e Germania. Nel corso delle indagini, tra il 2008 e il 2009, sono stati recuperati, in tre distinte circostanze, sostanze stupefacenti e somme di danaro ritenute ricavato dell’attività di spaccio. I trafficanti sono stati scoperti anche grazie a numerose intercettazioni. La droga veniva chiamata in codice dagli spacciatori lattuga, ostriche, sassolini, scarpe, pizza, caffé o cannolo.