Droga e mafia, undici arresti - Live Sicilia

Droga e mafia, undici arresti

Agrigento
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Alcune ordinanze di custodia cautelare con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti sono state eseguite dalla squadra mobile di Agrigento. L’operazione, tra Porto Empedocle e Favara, è statacoordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia; gli arrestati sarebbero infatti vicini alle cosche dell’agrigentino.

Fra gli arrestati c’é anche Giuseppe Grassonelli, figlio di Gigi che è stato ucciso nella prima strage di Porto Empedocle. In manette anche Salvatore Prestia, il cognato di Fabrizio Messina che è il fratello minore di Gerlandino, il capomafia arrestato il 23 ottobre a Favara. Fra i destinatari delle dodici ordinanze di custodia cautelare in carcere pure Roberto Romeo, fratello di Maurizio che è stato arrestato lo scorso novembre perché considerato l’esattore del “pizzo” per conto di Messina. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Palermo, diretta dal procuratore capo Francesco Messineo e dall’aggiunto Vittorio Teresi.

Sono state fermate undici persone. E ricostruiti i ruoli dell’organizzazione criminale. Al vertice, Salvatore Prestia che gestiva, secondo l’accusa, le fila dell’organizzazione che spacciava la droga a Porto Empedocle e a Favara. Prestia, 30 anni, è cognato di Fabrizio Messina, fratello di Gerlandino, il capo di Cosa Nostra agrigentina arrestato lo scorso 23 ottobre. I sottocapi dell’organizzazione erano Giuseppe Grassonelli, 28 anni, figlio di Gigi che è stato ucciso nella prima strage di Porto Empedocle, e Roberto Romeo, 29 anni, fratello di Maurizio arrestato nel novembre scorso perché considerato l’esattore del pizzo per conto di Gerlandino Messina. Gli undici provvedimenti di fermo, per associazione per delinquere volta al traffico e spaccio di stupefacenti, sono stati emessi dalla Dda di Palermo.

L’operazione della squadra mobile di Agrigento è stata denominata “Ardom”. Prestia avrebbe creato e gestito l’organizzazione dello spaccio di cocaina mentre si trovava agli arresti domiciliari, nel 2009, per detenzione d’arma da fuoco. Oltre a Prestia, Grassonelli e Romeo gli altri fermati, accusati d’essersi occupati dello spaccio al dettaglio, sono: Alfonso Sanfilippo, Salvatore Radio, Salvatore Miliziano, Salvatore Di Betta, Giuseppe Salemi, Salvatore Cefalù, Alfonso Lauricella ed Antonio Russello. Russello, 26 anni, residente a Favara, è il proprietario del garage bunker in cui i poliziotti della Mobile individuarono, nel novembre del 2009, il primo covo di Gerlandino Messina. L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore della Dda di Palermo Teresa Principato.


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