Droga, processo "Slot Machine": 23 condanne, 167 anni di carcere

Droga, processo “Slot Machine”: 23 condanne, 167 anni di carcere

La sentenza è del gup Ottavio Grasso

CATANIA – Il Gup di Catania ha inflitto oltre un secolo e mezzo di carcere gli imputati del processo “Slot Machine”. Il caso riguarda l’inchiesta sul traffico di droga in città collegato con il clan Cappello, condotta dal Gico della Guardia di Finanza di Catania.  Le indagini avevano portato al sequestro di 34 chili di cocaina, 400 chili di marijuana, un chilo di hashish e di 11.000 piante di cannabis. Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dai sostituti Andrea Bonomo e Alessandro La Rosa, in città esistevano due gruppi.

Il clan Cappello

Le indagini del nucleo Pef della Guardia di finanza di Catania erano nate da una costola dell’operazione ‘La Vallette’, su un traffico di droga tra Sicilia, Calabria e Malta. Il primo dei due gruppi, guidato dai fratelli Fabio, Franco e Giuseppe Vitale, condannati adesso a 20 anni di reclusione ciascuno, gestiva un rilevante traffico di cocaina, marijuana e hashish e faceva da grossista per altri fornitori, grazie anche alla protezione del clan Cappello garantita dal cognato Santo Aiello, noto esponente del clan. Qui Aiello ha preso due anni e sei mesi di reclusione, in continuazione con una precedente sentenza.

Il secondo si dedicava invece alla produzione in una vasta piantagione di cannabis su un terreno di circa 1.500 metri quadrati vicino alla cascata “Oxena”, tra Militello in Val di Catania e Grammichele. Nel dettaglio, il giudice per l’udienza preliminare Ottavio Grasso ha condannato a 8 anni Matteo Aiello. Condannato a 2 anni 10 mesi e 10 mila euro di multa Agatino Aperi. 2 anni 8 mesi 21.333 euro di multa a Giampaolo Artimino. 3 anni 4 mesi 28 mila euro di multa a Pietro Artimino. 7 anni 5 mesi 10 giorni per Nunzio Cacia.

Le condanne

Prende 7 anni 9 mesi 10 giorni Salvatore Copia. Condannati a 2 anni 8 mesi 20 mila euro di multa Giuseppe Calcò e Sebastiano Castorina. Prende 2 anni 4 mesi 12 mila euro di multa Gaetano Dammone Sessa. Prende 2 anni 10 mesi 10 mila euro di multa Orazio Giardina. Inflitti 8 anni a Salvatore Guarsegna. Angelo Ottavio Isaia prende 9 anni, Paolo Messina 9 anni 2 mesi, Gioeli Carmelo Musumeci 5 anni 1 mese 10 giorni 30 mila euro di multa.

Inflitti poi 1 anno 6 mesi 20 giorni Eugenio Pafumi, con pena sospesa; 2 anni 4 mesi 12 mila euro di multa a Mario Danilo Privitera, 9 anni 4 mesi a Giovanni Santoro. Giuseppe Vernendo prende 5 anni 4 mesi 30 mila euro di multa. Santo Vitale prende 11 anni 1 mese 10 giorni. Per Messina, Isaia, Guarsegna, Copia e Cacia è stata esclusa l’aggravante dell’“associazione armata”.

Due assoluzioni parziali

Pietro e Giampaolo Artimino sono stati assolti dall’accusa di aver avuto un coinvolgimento in una piantagione di cannabis, che fu scoperta nell’agosto del 2019. Tutti gli imputati sono stati condannati al pagamento, pro quota, delle spese processuali nonché a quelle relative al loro mantenimento in carcere durante la sofferta custodia.

Le pene accessorie

Sono stati dichiarati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici, legalmente interdetti durante l’espiazione della pena e sospesi dall’esercizio della responsabilità genitoriale durante il tempo di esecuzione della pena Matteo Aiello, Nunzio Cacia, Salvatore Copia, Salvatore Guarsegna, Angelo Ottavio Isaia, Paolo Messina, Gioeli Carmelo Musumeci, Giovanni Santoro, Giuseppe Vernengo, Fabio, Franco, Giuseppe e Franco Vitale. Pietro Artimino è stato interdetto dai pubblici uffici per la durata di cinque anni.


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