“Dubbi sui fondi, Sanità a rischio” | Bilancio, 'mazzata' della Consulta - Live Sicilia

“Dubbi sui fondi, Sanità a rischio” | Bilancio, ‘mazzata’ della Consulta

Commenti

    Buongiorno! Beh! Sinceramente proprio un buon giorno non è. Non lo è perché da qualche tempo, troppo tempo oramai, proprio la Sanità sta diventando il campo su cui tutte le forze partitiche giocano le loro guerre più spietate. Leggendo che anche i L.E.A. stanno per essere messi in discussione, a me come medico vengono i brividi e credo contestualmente che alla gente in generale venga la paura, il terrore. La Sanità appare usata da chicchessia come strumento di: Io! Io!….Noi! Noi!…. Loro! ….Quelli di prima!… Quelli di ora!…etc…etc… E la gente comune, compreso me che da medico assisto colpevole inerme a questo flagello dell’anima , rimane stupita, sbigottita, disorientata. Credo che si stia compiendo uno dei più grandi sacrilegi e ricatti morali verso l’umanità e credo , da medico, di aver fatto poco per impedirlo. Scusate l’amara considerazione ma forse sarà l’età, forse il delirio della fragilità, ma questo è ciò che penso. Confido in una forte presa di coscienza collettiva. Pace!

    Finalmente la Corte Costituzionale sta analizzando gli articoli impugnati della Finanziaria 2018.Vi sono pure i commi 3 e 4 dell’art.22 impugnati il 4 luglio 2018. Gaspare Barraco (ing).Marsala.

    Uscite, uscite….

    Vi sono impugnate pure i commi 3 e 4 dell’ art.22 della Legge n.8 del 2018, ovvero la Finanziaria del 2018.3. Al fine di ridurre ulteriormente la spesa per il personale in servizio e
    contenere quella pensionistica, i dipendenti in possesso dei requisiti di cui al
    comma 5 dell’articolo 52 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9, che maturano i
    predetti requisiti entro il 31 dicembre 2020, possono presentare domanda di
    collocamento anticipato in quiescenza entro il termine del 31 dicembre 2018.
    4. Il comma 8 dell’articolo 52 della legge regionale n. 9/2015 e successive
    modifiche e integrazioni è sostituito dal seguente:
    “8. Il trattamento di fine servizio o di fine rapporto dei dipendenti collocati in
    quiescenza ai sensi del presente articolo è corrisposto con le modalità e i tempi
    previsti dai commi 484 e 485 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147.”.
    5. Le disposizioni di cui al comma 8 dell’articolo 13 della legge regionale 17
    marzo 2016, n. 3 trovano applicazione anche in favore dei soggetti posti in
    quiescenza a far data dalla data di entrata in vigore della legge regionale n. 9/2015.
    6. Al comma 20 dell’articolo 49 della legge regionale n. 9/2015, dopo le parole
    “esclusivamente in ore” sono aggiunte le parole “ad eccezione dei permessi di cui
    all’articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modifiche ed
    integrazioni”.
    7. Al comma 12 dell’articolo 3 della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 27, le
    parole “per il biennio 2017-2018” sono sostituite dalle parole “per il triennio 2017-
    2019”. Il termine di cui al comma 17 dell’articolo 3 della legge regionale n.
    27/2016 è prorogato al 31 dicembre 2019.

    Ma come? Meglio di Armao non c’è né!!! Forse in ordine ad impugnative e sentenze contro, sarà vero! Quando passerà dalla cronaca alla storia, di lui si racconteranno gli oltre 80 commi impugnati dall’allora commissario dello stato alla sua prima finanziaria con lombardo governatore, alle impugnative con Musumeci, alle password con bigotti di cui era consulente… Ma una cosa buona? Forse se si dimette…..

    Tra qualche anno ci saranno pure da diminuire le uscite delle pensioni. Così finalmente ne vedremo delle belle. Mentre l’INPS regge, ci sarà da ridere per il vostro fondo pensioni a carico del bilancio regionale. Aumenti stipendiali, tutti dirigenti, lsu pip e vai… i conti prima o poi salteranno

    ma io non capisco di cosa ci meravigliamo . La Regione è tecnicamente fallita da anni …che bilancio volete che produca un ente fallito … se non un bilancio falso .
    Non è Armao il problema .. neanche Houdini riuscirebbe a fare quadrare il bilancio della Regione.
    Bisogna avere il coraggio di mettere un punto che consenta ad un organo commissariale di fare quelle operazioni di pulizia , tagli ed efficientamento che la classe politica mai vorrà fare poichè il suo potere si regge principalmente su queste inefficienze

    Colpa dei precedenti Governi, nessuna responsabilità può essere addebitata all’assessore Armao che in questo breve periodo non ha certamente potuto risollevare e risolvere l’enorme deficit lasciato da Mosè.

    Se scrivi delle norme incostituzionali la colpa non è di chi ti ha preceduto. O sei incompetente o sei in malafede. Ma considerando che questo è il governo dei competenti……

    l’Autonomia deve poggiare su pilastri solidi nell’interesse dalla Nazione:

    competenze legislative regionali certe;

    copertura finanziaria certa delle leggi regionali emanate;

    certezza dell’equilibrio di bilancio.

    Ugo la Malfa auspicava la copertura finanziaria certa delle leggi. Era soprannominato LA CASSANDRA!
    Se avesse trovato ascolto, non saremmo con un debito pubblico assurdo che ricade sulla pelle nostra e delle generazioni future.

    Ma l’Alta Corte quando la ripristinerete?

    Ancora con queste sentenze da organi non competenti? E la Sicilia continua a soccombere.

    Perché fate finta di avere di fronte un organo imparziale?

    Ma lei il calendario l’ha aggiornato? Siamo nel 2019, si svegli.

    Armao è contento, la Consulta e la Corte gli hanno appena fatto due occhi neri e ancora deve arrivare il resto.

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