Centrodestra ancora dei moderati | Forza Italia stacca tutti gli altri - Live Sicilia

Centrodestra ancora dei moderati | Forza Italia stacca tutti gli altri

Le urne premiano i berlusconiani. E Miccichè manda messaggi a Musumeci e Lega.

AMMINISTRATIVE
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PALERMO – Palla al centro e la partita riprende. Quella nel centrodestra siciliano, dove la tornata di amministrative è servita a Forza Italia a riaffermare la propria centralità nella coalizione, ridimensionando e di parecchio le velleità degli alleati. Gianfranco Miccichè, che notoriamente non è uno che la tocca piano, non ha perso tempo per raccontarla così. “Gli iettatori erano già pronti a scommettere che la barca sarebbe affondata e invece si ritrovano davanti l’Amerigo Vespucci – ha detto il leader berlusconiano -. Forza Italia in Sicilia resta il baricentro dell’intera coalizione e grazie ai suoi numeri consegna le chiavi di alcuni dei municipi siciliani più importanti al centrodestra”. E fin qui, poco da dire. Ma ecco la seconda parte del commento. Che punta gli alleati e si inquadra nella cornice di tensioni interne alla coalizione che si è già vista all’Ars in questi mesi: “Se il partito del Presidente Musumeci avesse organicamente fatto parte della coalizione – continua Miccichè – avremmo ottenuto anche qualcosa in più. Indicativo, infine, il dato complessivo dei partiti dell’alleanza di Governo nazionale: un misero 10 per cento. La sola Lega il 2 per cento”.

Insomma, il messaggio forzista è forte e chiaro: sui territori il centrodestra siciliano è ancora a trazione berlusconiana. Anche dopo l’onda gialla di marzo, anche dopo gli exploit di Salvini. Se mai ci fossero stati piani di nuove geometrie e di composizioni e scomposizioni, quei piani andranno rivisti. Forza Italia è andata forte nelle grandi città. La lista berlusconiana si è attestata a doppia cifra a Catania, dove un candidato forte come Salvo Pogliese ha stravinto la partita. E alla lista forzista si aggiungono quelle d’area legate al candidato sindaco, notevole il risultato degli eredi di Lombardo. Nell’insieme un bottino di voti molto più consistente delle liste di destra-destra, Noi con Salvini e Fratelli d’Italia, che messi insieme non raggiungono l’otto per cento.

Discreto ma non travolgente il risultato del movimento di Musumeci, che nella sua Catania viaggia vicino al sei. Ancora più netta la valanga forzista a Messina. Lì la lista berlusconiana ha superato di poco il 5, ma le tre civiche allestite dai big locali del partito (due dalla famiglia Genovese), pesano per altri 15 punti. Sullo Stretto i sovranisti non decollano: i leghisti si fermano al 2,6, FdI poco sopra il 3. E la lista di DiventeràBellissima rischia di restare fuori dal consiglio anche se per una manciata di voti. E anche nella terza città più grande in cui si votava, Siracusa, l’area sovranista ha raccolto meno di quella più moderata. Lì Diventerà Bellissima correva con Fabio Granata, e a conti fatti, i voti del movimento di Musumeci sono praticamente quelli mancati al candidato del centrodestra Ezechia Paolo Reale per vincere a primo turno. E nella sua a Musumeci, Miccichè sembra parlare soprattutto di questo caso.


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