Spunta la "Finanziaria-ombra" | L'Aula si ribella: "E' un golpe" - Live Sicilia

Spunta la “Finanziaria-ombra” | L’Aula si ribella: “E’ un golpe”

Nemmeno ieri il Parlamento è riuscito a esitare la legge di stabilità. I lavori si sono arenati di fronte al tentativo del governo di portare in Aula un maxi-emendamento composto da 51 commi, tra i quali quelli che prevedevano la riforma delle Partecipate e il mutuo per il "salvaimprese". I deputati: "Non possiamo votare ciò che non conosciamo". E così, l'esame slitta ancora di qualche ora.

PALERMO –  Una Finanziaria parallela. Saltata fuori nelle ore in cui – già in clamoroso ritardo – i deputati cercavano di giungere all’approvazione di una legge di stabilità esaminata quando ormai il limite massimo del 31 dicembre è trascorso da due settimane.

Cinquantuno commi. Che si aggiungono all’articolo 46. Che già ne conteneva 21. Un maxi-articolo da 72 commi, insomma, avrebbe dovuto portare all’approvazione di alcune riforme importanti come quelle delle Partecipate che saranno ridotte a 10, col “salvataggio” del Maas, inizialmente “chiuso” (“Ma si tratta di una società peculiare, impossibile da fondere ad altre” ha spiegato Crocetta), o interventi molto discussi, come il mutuo da quasi un miliardo per pagare i debiti con le imprese siciliane: “Ma non aumenteremo l’Irpef – ha spiegato Crocetta – e pagheremo il mutuo attraverso risparmi di spesa”.

Ma a quel maxi-articolo l’Aula s’è ribellata. Non solo l’opposizione, che con Santi Formica, ad esempio, ha parlato di “golpe” mentre con Figuccia di “imboscata”, ma anche da parte della maggioranza. Norme che in alcuni casi rappresentano vere e proprie riforme, nonostante l’apparenza di un innocuo “comma”. Così, la discussione si è arenata. A tarda notte.

Quando l’Ars ha approvato un altro discusso articolo. Quello che riguarda i Comuni. La norma destina l’8,47% dell’Irpef ai Comuni siciliani. Una parte di quei soldi, a dire il vero, andrà in un Fondo perequativo vincolato a specifici obiettivi individuati dall’amministrazione regionale. Prevista anche la creazione di un Fondo da 60 milioni per gli investimenti, venti milioni per integrare le spese per il ricovero dei minorenni, e altri 15 milioni per il ricovero dei disabili psichici. Azzerato, però, il Fondo per le autonomie che ammontava a circa 650 milioni. Previsto anche uno strumento per la “salvaguardia degli equilibri finanziari” degli enti locali. Ai Comuni, nel rispetto delle norme previste dal decreto Monti sulla Speding review potranno andare un massimo di cinque milioni.

Approvati anche gli articoli 3 e 4 che intervengono sulla gestione dei residui attivi, passivi e perenti. “L’articolo 3 – ha spiegato l’assessore Bianchi in Aula – è molto innovativo soprattutto nel comma che prevede l’avvio, entro 30 giorni dalla pubblicazione, di un’operazione di rivisitazione e cancellazione dei residui attivi della Regione. E’ un’operazione di vera e propria ripulitura del bilancio”. Passa anche l’articolo sugli accantonamenti tributari, che nelle settimane scorse aveva sollevato non poche polemiche, e aveva portato qualche esponente della Commissione a parlare di un “buco in bilancio” da mezzo miliardo.

Approvato anche un pacchetto di norme a sostegno dei teatri, dello sport e dello spettacolo. In tre articoli differenti, prevista la creazione del Fores (Fondo regionale per lo spettacolo), un Fondo di rotazione da 15 milioni, che servirà per la ristrutturazione del debito di enti, Teatri e Fondazioni pubbliche. Mentre i contributi allo sport porteranno alle società siciliane e alle associazioni complessivamente 4,6 milioni. Un emendamento del deputato Ruggirello ha ampliato alle società di serie B i fondi (800 mila euro) inizialmente destinati alle società che militano nelle massime serie. Ne gioveranno, quindi, anche ad esempio le società calcistiche come il Trapani (società cara al parlamentare anche per motivi “familiari”) e il Palermo calcio. Numerose e trasversali le manifestazioni di apprezzamento nei confronti del lavoro dell’assessore al Turismo Stancheris.

Ma anche oggi, la discussione è stata segnata dal tema delle coppie di fatto. L’articolo 39, infatti, ha previsto l’ampliamento alle unioni civili e alle “famiglie monoparentali” dei benefici destinati alle famiglie “tradizionali”. Anche in questo caso, come detto, non sono mancate le polemiche. L’opposizione ha parlato di “norma spot”, anche perché non è previsto, nell’articolo, uno stanziamento esatto. Una norma che, sempre per l’opposizione, avrebbe chiari segni di incostituzionalità (per farla breve, la Costituzione riconoscerebbe il matrimonio, e non le coppie di fatto). E per questo sarà facilmente impugnata dal Commissario dello Stato. “Se il Commissario dovesse intervenire – ha commentato Crocetta – ci troveremmo di fronte a un atto di vero oscurantismo”. Si vedrà

Intanto, nemmeno oggi è arrivata la fumata bianca. Domani si ripartirà dall’articolo 18. Altra norma che sarà al centro di polemiche e discussioni: si tratta infatti di “norme di finanziamento di leggi” che riguardano un po’ tutti i settori del bilancio regionale. E poi, come detto, sarà il turno della “Finanziaria ombra”. Piovuta in Aula direttamente dalla mano del governo, senza nemmeno, in molti casi, sfiorare le commissioni di merito. Crocetta insiste: “Quelle norme vanno approvate”. Ma domani sarà un altro, forse l’ultimo, braccio di ferro, prima del sofferto “sì” alla Finanziaria.

LA LUNGA DIRETTA DALL’ARS

01.37 Approvato l’articolo 6. Aula rinviata a domattina alle 11.

01.06 L’assessore alla Funzione pubblica Valenti: “Cambia il meccanismo per la distribuzione dei Fondi, legandolo alla quota Irpef e associandolo a un Fondo perequativo”.

00.40 Si discute ancora delle riserve e dei contributi per i Comuni.

00.30 La cosiddetta “sintesi” è stata trovata attorno a un testo di 51 commi che andrebbero aggiunti all’articolo 46 della Finanziaria. Nel testo, un po’ di tutto: dalla riforma delle Partecipate, al mutuo per il “salvaimprese” alle norme per comandati e Arsea.

00.19 Approvato anche l’articolo 4, sugli “accantonamenti tributari”. Si passa all’articolo 6, sulle somme da destinare ai Comuni.

00.17 Approvato l’articolo 3, sulla gestione dei residui attivi, passivi e perenti.

00.05 Gli interventi di Fazio e Falcone però chiedono un approfondimento anche sull’articolo 3, illustrato precedentemente dall’assessore Bianchi.

00.01 Ardizzone: “Andiamo avanti con l’esame, escludendo solo l’articolo 18 e 46”.

23.49 Crocetta: “L’Aula si lamenta per l’articolo 46, mentre la discussione dovrebbe ripartire dall’articolo 3, e poi dal 4. Ma nell’articolo 46 c’è ad esempio l’abolizione delle Partecipate, che per noi è centrale, c’è il ddl per i pagamenti della pubblica amministrazione: ed è rivolta non solo alle imprese del Nord, ma anche a quelle del Sud. E si tratta di debiti assunti da altri governi, con altre composizioni politiche”.

23.47 D’Asero: “Abbiamo visto un rigore a macchia di leopardo. Alcune norme sono state portate avanti, altre stoppate senza alcun motivo”.

23.45 Venturino: “Riportiamo le norme nelle commissioni di merito, per ridare trasparenza a questo Palazzo”.

23.40 Figuccia: “Quella del governo è un’imboscata. Rimandiamo tutto a domani. Vogliamo anche conoscere le motivazioni che hanno portato il governo a questa riscrittura”.

23.33 Greco: “Non si può impedire a questi deputati di studiare le norme da approvare. Aggiorniamoci a domani, e questa notte potremo studiare le carte”.

23.31 Milazzo: “Aspettavamo una sintesi e ci vediamo presentare delle tabelle. E’ una buona idea quella di stralciare le parti che non hanno scadenze urgenti”.

23.28 Cancelleri: “Questa Finanziaria, tra l’altro, continua a crescere con norme nuove come il cosiddetto ‘salvaimprese’. Quel provvedimento deve essere trattato a parte”.

23.25 Formica: “Nelle ore notturne si vuole introdurre una nuova manovra, scavalcando non solo le commissioni, ma lo stesso parlamento. Sfruttando la stanchezza dei deputati si vorrebbe presentare una nuova Finanziaria. Questo è un golpe”.

23.22 Laccoto (Pd): “Abbiamo superato ogni limite. Tutte le norme indifferibili vanno rimandati a ddl a se stanti. Non siamo più disponibili ad accettare i diktat”.

23.18 Cordaro: “Sappiamo, anche se non abbiamo ancora contezza, dell’esistenza di un’altra Finanziaria, presentata sotto forma di maxiemendamento. L’opposizione è stata finora responsabile, e abbiamo chiari i motivi per fare in fretta e i problemi dei siciliani. Proprio per questo credo non sia consentito nemmeno a un’assemblea di condominio il fatto di non conoscere le norme che dovremo votare. Le chiedo quindi di trattare stasera gli articoli 3, 4 e 6, e di rimandare il resto a domattina dopo aver avuto la possibilità di consultarlo”.

23.10 Aula nuovamente sospesa.

23.05 Bianchi: “L’articolo 3 tratta dei residui attivi, passivi e perenti. E si tratta di un articolo fortemente tecnico. Il fatto innovativo è al comma 8: entro 30 giorni dalla pubblicazione, faremo un’operazione di rivisitazione e cancellazione dei residui attivi della Regione. E’ un’operazione di ripulitura del bilancio”.

23.03 Riprende l’Aula. Si riparte dall’articolo 3, accantonato.

22.25 Nonostante il governo avesse trovato una “quadra”, pare difficile trovare una sintonia col resto dell’Ars. E gli emendamenti all’articolo 46 della Finanziaria sarebbero ancora un centinaio. La seduta non è ripresa. Probabile che l’esame possa proseguire fino alla mattina di domani.

21.45 Governo e maggioranza avrebbero trovato la “sintesi” richiesta anche dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. “Adesso illustreremo la nostra idea agli altri capogruppo” ha commentato il presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha però confermato la riproposizione, come emendamenti aggiuntivi della riforma delle partecipate e del mutuo per finanziare il ddl salvaimprese. “Ma abbiamo previsto – ha aggiunto il governatore – di inserire questi emendamenti in un unico articolo”. Questo fatto potrebbe in parte snellire la discussione in Aula. Ma la Finanziaria è ancora molto lontana dall’approvazione.

21.20 Proseguono i colloqui per trovare una sintesi in vista dell’approvazione della Finanziaria.

20.52 “Anche questa volta il Governo Crocetta ha raggiunto l’obiettivo di creare clamore mediatico trasformando una Finanziaria che, anziché coniugare, come dovrebbe, l’esigenza del rigore con la necessità di sviluppo passerà alla storia come la Finanziaria che riconosce alle cosiddette coppie di fatto tutte le agevolazioni che vengono riconosciute alle famiglie”. Queste le considerazioni del Capogruppo del PdL – Ncd dell’Ars, Nino D’Asero, a margine della maratona per l’approvazione della Finanziaria della Regione Siciliana. “Nel ribadire che non nutro alcuna pregiudiziale sulle coppie di fatto – ha aggiunto – ritengo i provvedimenti ispirati dal Governatore e avallati dalla Maggioranza fuori contesto e prematuri. Fuori contesto poiché, come ho già dichiarato, ben altre sono le priorità che il Popolo siciliano chiede a gran voce e sulle quali il Governo si sta dimostrando sordo e indifferente. Prematuri poiché l’argomento richiedeva un maggiore approfondimento e non avendo le coppie di fatto, sino ad ora, ottenuto un riconoscimento giuridico (la Costituzione, infatti, riconosce solo la famiglia tradizionale) ogni provvedimento a loro favore rimane inapplicabile. La conclusione sarà che questa ‘riforma epocale’ sarà l’ennesima riforma del nulla, utile solo a promuovere dibattiti televisivi e riempire pagine di giornali. Ma la Sicilia ha bisogno di ben altro”.

20.40 In corso nella sala della Commissione bilancio una riunione tra maggioranza e governo, per fare il punto sulle scelta da compiere per snellire una Finanziaria che rischia di appesantirsi con decine di articoli aggiuntivi.

20.20 L’allarme del presidente dell’Ars Ardizzone: “Bisogna sforzarsi di trovare una sintesi. Non è possibile che arrivino, come aggiuntivi, il doppio degli articoli della stessa Finanziaria. Invito il governo a presentarsi in Aula, alle 21, col frutto di questa sintesi”.

20.10 L’Aula riprende alle 21, dopo la sospensione alle 20.10. Si andrà avanti a oltranza.

19.50 Un’altra Finanziaria. Altri cento commi da approvare. E’ questa l’ipotesi che circola nei corridoi di Palazzo dei Normanni. Maggioranza e opposizione, infatti, starebbero lavorando a un “pacchetto di norme” distribuite tra commi all’articolo 46 (che prevede già di suo una serie di interventi per i settori più disparati) ed emendamenti aggiuntivi alla legge. Se così fosse, l’approvazione della Finanziaria sarebbe ancora lontanissima. Solo una battuta dal presidente della Regione Crocetta: “Non farò passare porcate”.

19.34. Aula sospesa per trenta minuti.

19.33. Approvato l’articolo 45 che disciplina l’accesso alle professioni di guida turistrica.

19.32. Approvato l’articolo 44: ecco complessivamente 4,6 milioni di euro per lo sport. Passano, insieme alla norma, gli emendamenti presentati dal deputato di Articolo 4 Paolo Ruggirello, che estende anche alle società di serie B i fondi – 800 mila euro – inizialmente destinati solo alle società che militano nella massima serie. Quei soldi andranno, quindi, tra le altre, anche alle società calcistiche del Palermo e del Trapani. “Ho voluto dare un segno giusto riconoscimento e attenzione, a società calcistiche come il Trapani, che ancora oggi onorano il campionato italiano”.

19.29. Parla Marco Forzese. Lungo intervento per spronare il Parlamento a una attività più celere. Venturino: “Onorevole, sono i tempi della democrazia”.

19.22. Toti Lombardo dà atto all’assessore Stancheris del suo lavoro. E incalza su un sostegno che sia “strutturalmente presente per educare i nostri giovani”.

18.55 Il vicepresidente dell’Ars Salvo Pogliese: “Si tratta di un articolo che ho accolto con soddisfazione, visto che l’anno scorso si è assistito, di fatto, a un omicidio nei confronti dello sport siciliano. Ho apprezzato meno, invece, quello che è accaduto nella notte tra il 29 e il 30 dicembre quando è stato presentato un emendamento del governo che tendeva a ridurre di circa un milione i finanziamenti allo sport. Ma per fortuna, dopo un intervento sinergico di maggioranza e opposizione, quell’emendamento è stato respinto”.

18.54 L’articolo 44 prevede contributi per il potenziamento delle attività sportive siciliane.

18.53 Approvato l’articolo 43.

18.49 Si passa all’articolo 43, che crea un Fondo di rotazione da 15 milioni che servirà per la ristrutturazione del debito di enti, Teatri e Fondazioni pubbliche.

18.43 Approvato l’articolo 42 che istituisce il Fondo regionale per lo spettacolo.

18.32 Aula sospesa.

18.20 L’assessore al Turismo Michela Stancheris: “Per la gestione del Fores verrà istituito un tavolo composto da rappresentanti di teatri pubblici e privati”.

18.15 Maggio (Pd): “Il Fores è certamente uno strumento utile. Ma per renderlo davvero efficace è necessaria una programmazione triennale degli interventi. Altrimenti è inutile pensare che questa norma possa favorire il turismo, visto che quel settore si muove proprio programmando le proprie attività”.

18.10 Fontana (Nuovo centrodestra): “Abbiamo il dovere di potenziare il più possibile le attività legate al turismo. Vorremmo che la metà delle somme destinate ad Agrigento fossero destinate alla ristrutturazione e manutenzione del Palacongressi”.

18.05 Ciancio (Movimento cinque stelle): “Con questa copertura finanziaria, il Fores rischia di servire a poco. Ma è un inizio. Ha senso, insomma, se nel frattempo il governo assicura di finanziare le leggi di settore. E se si vuole davvero cambiare, si riduca il capitolo delle iniziative direttamente promosse e rimpinguiamo così il Fondo”.

17.49 Cordaro: “Il Pid-Grande Sud non ha presentato emendamenti perché ha ritenuto questo primo passaggio importante per mettere chiarezza. Questo settore dovrà diventare strategico per la Sicilia, auspico che quest’anno dalla denunzia si passi alla proposta concreta”.

17.43 Digiacomo: “Dobbiamo dare risorse ad attori, registi, tecnici, che devono produrre risultati in termini culturali. Assessore Stancheris, la invito a specificare meglio la destinazione di questi fondi”.

17.32 Cirone (Pd): “L’articolo 42 non solo prevede l’istituzione del Fores, ma prevede il recupero di un metodo, quello del coinvolgimento della commissione cultura”.

17.25 “Una risposta attesa da tante famiglie siciliane, l’approvazione dell’articolo 40 della legge finanziaria con l’istituzione del fondo per la disabilità per le quali è previsto un sostegno della pubblica amministrazione in una logica solidale. Potrà sostenere, tra l’altro, le famiglie dei malati di Sla e quanti necessitano di assistenza domiciliare in casi di grave disabilità”. Lo dice il presidente del gruppo Udc all’Ars, Calogero Firetto.

17.13 Formica: “Qui i deputati si complimentano solo per l’istituzione di un Fondo. E allo stesso tempo puntano a decuplicare lo stanziamento economico. E’ l’ennesima norma di una Finanziaria vuota”.

17.11 Anselmo (Udc): “Grazie all’assessore Stancheris, in Sicilia si volta pagina. In Sicilia di cultura non solo di può sopravvivere, ma si può vivere. E la politica dovrebbe sostenerla. Complimenti all’assessore. Spero che questo sia l’inizio di una collaborazione vere col mondo dei teatri”.

17.10 Giovanni Greco (Pds): “Molto soddisfatto di questo articolo, ringrazio l’assessore, che ha compreso perfettamente cosa serve a questo settore”.

17.09 Leanza (Articolo 4): “Il Fores è strumento molto positivo, attraverso il quale ci si può agganciare ad altri tipi di risorse. E aiutare così i teatri, attraverso il principio del ‘merito'”.

17.05 Marcello Greco (Drs): “Il Fondo per lo spettacolo è un’altra delle novità vere di questa Finanziaria. Ancor più importante perché passerà dalla commissione di merito. Faccio un plauso all’assessore Stancheris, che pur non essendo siciliana ha già fatto tanto per la cultura e per i teatri della nostra Isola. A differenza del suo predecessore, il maestro della sicilianità Franco Battiato”.

17.04 Riprende la seduta.

17.00 D’Agostino (Udc): “Con l’approvazione degli articoli 26 e 39 oggi l’Ars scrive una pagina storica. Sui diritti civili e, in particolare, sulla condizione di parità in cui vengono posti tutti i nuclei familiari (comprese le coppie di fatto), la Sicilia è oggi di esempio per la nazione, avendo fatto un grande, importante e civilissimo passo in avanti. Ai comuni spetta ora di istituire i Registri delle unioni civili, al Parlamento nazionale tocca impegnarsi per approvare una legge che disciplini coerentemente la materia e rimuova discriminazioni ed ingiustizie, facendo prevalere il buon senso e il principio che non sono più tollerabili diseguaglianze fra cittadini di nessun tipo”.

16.55 L’articolo 42 prevede l’istituzione del “Fores” (Fondo regionale per lo spettacolo). Per il 2014 ammonterà a 500 mila euro.

16.50 Su richiesta del presidente della Commissione bilancio l’articolo 41 verrà riscritto. Si passa all’articolo 42. L’aula intanto è sospesa.

16.45 Cracolici (Pd): “Credo che questa norma non funzionerà. Noi daremmo due milioni attraverso un decreto senza conoscerne nemmeno i particolari. E’ una norma che non potrà essere attuata”.

16.40 Approvato l’emendamento di Panepinto che estende ai minori affetti da disabilità i contributi del Fondo.

16.26 Intanto, sulla norma che prevede la creazione del Fondo per le disabilità, ecco un emendamento di Panepinto, che prevede di destinare parte di quel Fondo in modo specifico per i minori disabili. Un emendamento sostenuto da diversi deputati.

16.20 “E’ una norma di elevatissimo carattere etico per la quale il parlamento regionale ha il dovere di tenere in considerazione i princìpi fondamentali della laicità della politica e della solidarietà sociale“. Lo ha detto il presidente del gruppo PD all’Ars, Baldo Gucciardi intervenendo in aula nel dibattito riguardo l’articolo 39 della legge finanziaria che prevede contributi ed agevolazioni a coppie di fatto e famiglie monoparentali. “Abbiamo il dovere – ha sottolineato Gucciardi – di difendere chi vive situazioni di emarginazione, rimuovendo qualunque ostacolo e pregiudizio che vieti il dignitoso sviluppo della persona così come per altro sancito dalla Costituzione”.

16.16 Riprende la seduta.

16.10 Seduta sospesa.

16.06 Non convince l’articolo 40, che prevede un Fondo per la disabilità da due milioni l’anno per i prossimi tre anni. Più di un deputato chiede il ritiro o comunque una riscrittura della norma.

15.59 Ferrandelli (Pd) sull’articolo che estende alle coppie di fatto i benefici destinati alle famiglie: “Facciamo il bis. Dopo l’articolo 26 approvato anche l’articolo 39. Un’altra vittoria di civiltà. Benefici e servizi saranno estesi alle coppie di fatto. Passo dopo passo ci avviciniamo alle grandi democrazie occidentali”.

15.55 Crocetta commenta poi la classifica del Sole 24ore che lo vede all’ultimo posto nella classifica dei consensi dei presidenti di Regione: “Ognuno può usare quel dato come vuole. Leggo però che sono tra i pochi a veder crescere il proprio consenso. Che io fossi stato eletto con un consenso più risicato di altri è noto. Del resto, nel caso di altre elezioni regionali non era ancora esploso il fenomeno dei grilini, che invece in Sicilia ha drenato tantissimi voti. Intanto, il mio consenso aumenta. E sono contento così”.

15.50 Sempre il governatore, ma sul tema delle Partecipate: “Riproporremo la riforma come emendamento aggiuntivo. Lo abbiamo ulteriormente rimodulato. Pensiamo, ad esempio, di prevedere anche un’area strategica che si occupi del patrimonio immobiliare della Regione. E crediamo che il Maas possa essere mantenuto, visto che ha una natura del tutto peculiare, non assimilabile ad altre società per una eventuale fusione. Stiamo pensando anche di accorpare i centri di ricerca in un’unico grande soggetto”. Una battuta anche sulla volontà di ripresentare il ddl “salvaimprese”: la Regione accenderà un mutuo per pagare i debiti: “Ma non aumenteremo l’Irpef – ha detto il governatore – copriremo le spese per il mutuo con i tagli alla spesa”.

15.48 Il presidente Crocetta dopo l’approvazione dell’articolo 39, che estende anche alle coppie di fatto i benefici destinati alle famiglie tradizionali: “Una norma che non prevede uno stanziamento economico? Non è così: in realtà è collegata a tutte le norme di spesa. Si calcolerà l’Isee, anche delle famiglie parentali. Il Commissario dello Stato potrebbe impugnarla? Si tratterebbe di un comportamento oscurantista”.

15.40 Si passa all’articolo 40, che prevede la creazione del Fondo per la disabilità.

15.34 Approvato l’articolo 39. I benefici destinati alle famiglie tradizionali vengono estesi, nell’ultima riscrittura della norma, alle coppie di fatto, alle famiglie monoparentali. Resta il fatto che nell’articolo non si trova alcuna quantificazione degli interventi.

15.31 Respinto l’emendamento del centrodestra che puntava a sopprimere il discusso articolo 39.

15.28 Formica: “Questa norma non doveva e non poteva entrare in Finanziaria. E’ così palesemente inconstituzionale che lei, caro presidente Ardizzone, non avrebbe dovuto essere ammessa nel testo della Finanziaria”.

15.19 Gucciardi (Pd): “Io sono cattolico. Ma un cattolico impegnato alle istituzioni non può pensare di essere soggetto ad altra legge che non sia la legge dell’uomo, la Costituzione. Credo, insomma, nella laicità dello Stato, delle istituzioni”.

15.14 Cancelleri (Movimento cinque stelle): “Questa è una norma di buon senso. Il mondo sta cambiando”.

15.10 Vinciullo (Nuovo centrodestra): “Questa discussione meritava di essere affrontata in un secondo momento, attraverso un ddl specifico”.

15.00 Anche oggi l’Aula si dilunga in una discussione sulle coppie di fatto e sulla legittimità dell’estensione a queste unione dei benefici destinati alle famiglie tradizionali. Diversi gli interventi. Una discussione “di principio”, in realtà, visto che l’articolo non specifica una somma, nè un Fondo attraverso il quale erogare i benefici.

14.50 Riscritto l’articolo 39, con l’estensione alle coppie di fatto anche dei benefici di natura sanitaria, così come chiesto dal presidente della Commissione Sanità all’Ars Digiacomo.

14.39 Cirone (Pd): “Stiamo affrontando in modo serio un argomento che da anni interessa il nostro Paese. La famiglia si è articolata in maniera diversa da un’immagine sacrale”.

14.35 Di Mauro (Pds): “Dobbiamo distinguere il piano d’azione del parlamento regionale da quello del parlamento nazionale”.

14.27 Digiacomo (Pd): “Io credo che i benefici alle coppie di fatto cui si fa riferimento, debbano estesi anche all’ambito sanitario”.

14.25 Il presidente dell’Ars: “Non credo che la norma in questione possa essere impugnata dal Commissario dello Stato”.

14.23 Sudano (Articolo 4): “Non ha senso continuare a litigare su un tema, che attiene alle nostre coscienze. Io sono una cattolica praticante. Ma credo che questo non conti molto, in questo caso. Noi siamo qui a legiferare nel rispetto dei nostri cittadini”.

14.17 Lentini (Articoli 4): “Se un componente delle istituzioni non attenziona che c’è un fatto forte, che attanaglia il popolo siciliano, un fatto che si chiama ‘lavoro’, allora non è coerente. Mi riferisco in particolare alla soppressione dei commi 7 e 8 dell’articolo 35 (Lentini parla della mancata stabilizzazione di Spo e Asu degli ospedali, ndr)”. Lentini cita Moro: “Questo Paese non si salverà”.

14.08 D’Agostino (Udc): “Voterò convintamente a favore di questa norma, che consente alla nostra Regione di fare un passo avanti da un punto di vista sociale. Noi non dobbiamo ascoltare le ‘gerarchie’. Ma dobbiamo ascoltare i nostri elettori e la nostra coscienza. Questo è un tema attualissimo. Ma è un tema che ha a che fare con la giustizia e le discriminazioni. Qui ci sono ancora pregiudizi dei quali, tra cinquant’anni o cent’anni i siciliano rideranno, magari rileggendo le cronache di quest’Aula. Non stiamo affrontando un problema religioso. Dobbiamo dare risposte a tutti. A famiglie già costituite, da padri e madri che hanno figli”.

14.00 La Rocca (Movimento cinque stelle): “La Costituzione prevede anche norme contro la discriminazione. Bisogna garantire i diritti di tutti i cittadini. Per questo motivo voteremo a favore di questa norma”.

13.54 Cordaro (Cantiere popolare): “Voglio intervenire in questo dibattito, premettendo che non c’è nel mio intervento nulla di ideologico. Su alcuni temi la Regione siciliana non ha competenza, nemmeno concorrente, con lo Stato. Figuriamoci se possiamo interferire con i principi costituzionale o se addirittura possiamo legiferare in contrasto col Codice civile. Non c’è nulla che al momento riconosca da un punto di vista giuridico la ‘coppia di fatto'”.

13.50 Panarello (Pd): “Rispetto le posizioni dell’onorevole Ioppolo. Ma gli vorrei ricordare, ad esempio, che nella Costituzione non è previsto il divorzio. Che adesso è un dato della realtà. Questa norma, sostanzialmente, tende a normare una materia che altrimenti sarebbe relegata alla clandestinità. Io penso quindi che questa norma, al di là dei convincimenti personali e religiosi, non può che essere considerata una norma positiva. Che consente anche, ad esempio, in una coppia di fatto, di garantire il soggetto più debole”.

13.46 Crocetta: “Quando si parla di interventi per la famiglia, vorrei chiedere: ma gli interventi a favore dei mutui cosa sono? Non sono interventi per la famiglia? E solo il fatto che estendiamo la misura al 2, 3, 4 per cento di persone che non sono sposate tradizionalmente, vuol dire che si cancella la forza della norma? Quando si parla di questioni morali ed etiche, poi, le differenze tra chiese, confessioni, sono tantissime. A noi non interessa. A noi interessa solo fornire un aiuto ai cittadini bisognosi. Il resto è solo ideologia”.

13.35 Milazzo (Nuovo centrodestra): “Il Vaticano, attraverso il suo capo ufficio stampa, ha fatto sapere che non avalla un riconoscimento come quello voluto dalla Regione siciliana. E nel frattempo ci sono famiglie già costituite che dormono in macchina. Noi che facciamo? Distraiamo somme nei confronti delle coppie di fatto. Ci sono famiglie che hanno figli a carico”.

13.30 Ioppolo (Lista Musumeci): “Questa norma è incostituzionale. Senza contare che questa, come anche gli articoli 40 e 41, sono leggi senza un euro”.

13.24 Si passa all’articolo 39. E ritorna in Aula il tema delle “coppie di fatto”. Alle unioni civili, infatti, l’articolo tende a estendere i benefici, a qualunque titolo, destinati alle famigle.

13.22 Approvato l’articolo 37. Soppresso, col parere positivo del governo l’articolo 38, che riguardava la digitalizzazione dell’imprese.

13.16 Bianchi: “C’è un refuso nella norma: il riferimento normativo è sbagliato. In effetti quel Fondo cui si fa riferimento nella norma è quello dell’Ircac. E’ un errore materiale che gli uffici adesso correggeranno”.

13.14 Crocetta: “Voglio sgombrare subito una tesi: che si vogliano togliere i soldi all’Irfis. Questo articolo consente all’Irfis di attrarre fondi extraregionali. Con questa operazione si amplia la possibilità di concedere prestiti a piccolo e medie imprese, visto che col 25% di quel Fondo che noi vogliamo destinare alle aziende, copriremo i rischi per mutui e prestito”.

13.10 Cimino (Voce siciliana): “E’ un articolo importante, che potrebbe favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese”.

13.09 Di Mauro (Pds): “Vorremmo che il governo chiarisse esattamente il senso di questo articolo”.

13.07 Grasso (Grande Sud): “Sembra si voglia trasformare l’Irfis in una specie di bancomat”.

13.02 Formica (Lista Musumeci): “Dall’articolo 37 sembra che il governo non abbia le idee chiare su cosa fare con Irfis”.

12.58 Vinciullo (Nuovo centrodestra): “Siamo indispettiti per la gestione dei lavori. I lavori erano stati fissati per le 11, e molti di noi sono arrivati qui in orario dalle zone più impervie della Sicilia. Magari per attendere chi arriva in ritardo di due ore nonostante abiti a pochi passi da Palazzo dei Normanni”.

12.56 Alongi (Nuovo centrodestra): “Nell’articolo 35 è stata approvata una norma assurda, voluta dal Movimento cinque stelle: gli ex Pip con un Isee superiore ai ventimila euro andrebbero depennati dall’elenco per la proroga”.

12.55 L’Aula riprende.

12.25 Si passa all’articolo 37. Ma in Aula manca la gran parte dei deputati. Greco (Pds) chiede una sospensione per consentire al collega Lo Sciuto, primo firmatario di un emendamento all’articolo, di raggiungere Palazzo dei Normanni: “Lei lo sa, presidente: arriva da Trapani…”. Cordaro chiede la verifica del numero legale. Il presidente Ardizzone sospende la seduta per 15 minuti.

12.20 Si torna sull’articolo 34: quello riguardante la stabilizzazione dei dipendenti Italter e Sirap. Accantonato in occasione della discussione di sabato sera, tornerà in Commissione bilancio per verificare la copertura finanziaria della norma.

12.15 Inizia la seduta d’Aula.

Si riparte dall’articolo 37. Il rush finale per l’approvazione della Finanziaria è partito intorno a mezzogiorno. Mancano una quindicina di articoli per giungere all’ok definitivo alla norma. Alcuni di questi, però, molto spinosi. Da quelli per i Comuni a quelli per gli accantonamenti tributari.

Ma in Aula probabilmente sarà battaglia sulle norme che al momento non trovano posto nell’articolato giunto a Sala d’Ercole. Si tratta dei cosiddetti “emendamenti aggiuntivi”. Due, in particolare. Quelli con i quali il governo ha deciso di riproporre alcune norme assai discusse nelle commissioni di merito e in commissione bilancio nei giorni scorsi: quelle riguardanti il cosiddetto “ddl salvaimprese” col quale la Regione si impegnerà ad accendere un mutuo per saldare i propri debiti con Asp e imprese, e la riforma delle Partecipate che dovrà ridurre le società regionali da 34 a 9.


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