E’ riuscito a dire, anzi a sussurrare, qualcosa come: chi ci sta, ci sta. E’ riuscito a sminuzzare, tra stacchi e urla, una riflessione minuscola sui Fas. Ma la serata di Raffaele Lombardo a “Ballarò” non è stata facile. Prima gli hanno chiesto una sorta di consulenza psichiatrica su Berlusconi. E il presidente – memore della sua specializzazione in psichiatria forense – l’ha concessa volentieri, su Noemi e dintorni, escludendo l’infelice colpa. Poi si sono messi tutti a litigare, in pieno stile “chiassata partenopea”. Pannella urlava: “Spinello, spinello!”. Franceschini chiamava sardonicamente Bondi “eccellenza”, Belpietro esibiva il mascellone. Perfino un uomo misurato come Ezio Mauro si concedeva un “Ma si vergogni lei” in ribattuta in danno del ministro Bondi che, a sua volta, espettorava, circonfuso di rossore: “Io sono mite! Sono miteeeee!!!”. E’ stato a quel punto che una telecamera ha inquadrato, pietosamente, il dottor Lombardo. E lì si è visto chiaramente che stava osservando la scena con un rinnovato (e antico) interesse professionale.
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