La notizia ormai gira per tutta la Sicilia e non solo dentro le segrete stanze del palazzo. Una notizia bomba, sicuramente non prevista che passa di bocca in bocca con una strana insalata di sapori: stupore, speranza, incertezza, curiosità, voglie ancestrali e quant’altro. In queste cose il popolo siciliano mostra le infinite risorse accumulate nel suo millennario Dna fatto di somme e di sottrazioni.
Le galline del presidente della Regione Raffaele Lombardo, come pure i suoi fucili, hanno di recente lasciato Palazzo d’Orleans per essere riportate nella tenuta di campagna presidenziale (privata) sita in agro di Grammichele e dintorni. Il trasloco è avvenuto in due riprese ma sempre con l’ausilio prezioso del Mercedes furgonato di proprietà della presidenza, ma in uso all’ufficio di polizia (la famosa questura di palazzo d’origini regali) che ha sede a Palazzo d’Orleans. Che fucili e galline presidenziali non dovessero viaggiare assieme è politically correct: non importa, infatti, se i fucili fossero scarichi o meno. In ogni caso le galline avrebbero viaggiato in pessima compagnia, cosa che avrebbe reso il loro rientro a casa, dopo la lunga permanenza nel cinque stelle super di Parco d’Orleans, ancora più pesante da sopportare.
Entrambi i traslochi pare siano avvenuti con scorta. Cosa ovvia per i fucili ma forse meno ovvia per i bipedi semialati. Se, però, così è stato, l’evento direbbe quanto siano degni di tutela questi animali d’aia nella visione del presidente. È noto, infatti, anche da non pochi servizi sui media, che Raffaele Lombardo ama collezionare fucili di qualità così come è noto che essi fossero conservati in una camera blindata del Palazzo sita nei pressi della sala giunta regionale, forse per essere facilmente raggiungibili in caso di urgente prelievo di strumenti di persuasione rispetto a spiriti assessoriali accesi e focosi. Cosa, questa, che contribuirebbe non poco a spiegare come sia riuscito (abilmente) il Lombardo, caso unico in 66 anni di autonomia regionale, a godere di ben cinque diverse maggioranze politiche e mezza in soli quattro anni, restando egli sempre coerente con se stesso! Ipotesi di lettura che affidiamo ai futuri storici.
Di certo era meno nota la collezione di galline e galli (viventi e testicolanti) che il presidente teneva accanto a sé al Parco d’Orleans e per la quale profondeva quasi ogni giorno, cure personali, come fa un buon padrone. Ora il gallinaio/pollaio, che pare fosse anche di livello internazionale con rappresentanti di razze di alto lignaggio, con fucili e affini è rientrato a casa. Anticipazione del rientro personale anche di Lombardo nelle sue tenute catanesi? O si tratta di un ulteriore, sofisticato, raffaellesco depistaggio offerto all’onorevole “cracomia” e dintorni, agli ex alleati ed anche ai futuri nuovi possibili? O è preliminare serio di trasloco? Ad ogni lettore la riflessione e la risposta. Il mio muscodol mensile si ferma qui.
Dal numero di "S" in edicola pubblichiamo la rubrica "Muscodol" di Sandro Musco. Che questo mese rivela una curiosità di grande attualità che riguarda il gallo di Orpington di Raffaele Lombardo (nella foto) e i suoi fucili.
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