Nonostante con due differenti impugnative il Commissario dello Stato abbia bloccato il tentativo della Regione di consentire la stabilizzazione di una serie di precari, tra cui quelli degli enti locali, il governatore non si tira indietro e annuncia: “Il governo regionale già da domani rilancerà la propria azione per individuare un percorso che permetta di portare a termine la prevista stabilizzazione degli oltre ventiduemila precari in forza continuativamente, da almeno dieci anni, in larga parte anche da venti, agli enti locali siciliani. Queste persone, sulla cui opera si regge da anni il funzionamento di numerose amministrazioni pubbliche, vanno sottratte al ricatto dell’incertezza, garantendo loro un futuro sereno”.
Le parole del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, giunte nel giorno delle elezioni amministrative a Palermo e in altri grossi centri della Sicilia, sono state pronunciate a termine dell’incontro, tenutosi nella sede di Catania della Presidenza, con una delegazione dei lavoratori precari degli enti locali che da qualche giorno occupano la sede del consiglio della Provincia regionale di Catania. Alla delegazione si è aggiunta anche una rappresentanza di altri lavoratori di alcuni comuni della provincia.
“Governo e Assemblea Regionale – ha continuato Lombardo – intendono avviare un nuovo iter legislativo da concordare con l’esecutivo nazionale, che, superando i vincoli delle legislazione nazionale, possa sbloccare definitivamente la situazione portando alla stabilizzazione dei lavoratori per i quali l’aggravio economico a carico del bilancio dello Stato è pari a zero. Governo regionale e nazionale dovranno muoversi in sintonia per affrontare e risolvere questo annoso problema”.